Noi Moderati, Luca Natalucci
candidato capolista

REGIONALI – Filottranese, 41 anni, il comandante della Polizia locale scende in campo per le elezioni d’autunno per la provincia di Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli presidente

Luca Natalucci

 

Luca Natalucci sarà il candidato capolista di Noi Moderati della provincia di Ancona, a sostegno di Francesco Acquaroli presidente. A seguito della riunione svolta a Roma mercoledì 9 luglio, il Consiglio nazionale di Noi Moderati composto dal presidente Maurizio Lupi, dal segretario Mara Carfagna, dal coordinatore politico Saverio Romano, dal responsabile organizzativo Ale Colucci, dal portavoce Ignazio Messina riunitosi con i coordinatori provinciali e regionali il segretario della Regione Marche Tablino Campanelli, il capogruppo Regione Marche Marco Marinangeli, il segretario della Sezione del comune di Ancona Sergio Capitoli e David Favia, membro del comitato strategico elettorale ha deciso di puntare ancora di più sui valori e sui volti giovani ricchi di idee nuove e concrete. Per questi motivi il Consiglio ha scelto di candidare per le Elezioni Regionali 2025, Luca Natalucci, capolista per “Noi moderati” per la Provincia di Ancona.

Natalucci ha 41 anni, filottranese, vanta lauree in filosofia e giurisprudenza, è figlio di artigiani, ed è sposato con un’insegnante di religione cattolica. Si dice innamorato del suo lavoro come comandante della Polizia locale e ancor di più della sua terra, le Marche.«Ho accettato la proposta con spirito di servizio. Chi mi conosce sa che sono un uomo del fare, preferisco l’ascolto e la concretezza alle tante parole. Non mi sono mai tirato indietro davanti alle sfide e così questa volta. – racconta – Conosco le speranze e le fatiche della gente di questa terra: persone lavoratrici, legate alle radici e ai valori, persone che sanno rimboccarsi le maniche davanti alle difficoltà e gioire insieme per i successi. Quando ero bambino mi fermavo spesso a parlare con le persone, ascoltandole e, laddove possibile, aiutandole. Ancora oggi è così. Accolgo sia le lamentele sia le idee, bisogna partire dal basso per costruire e valorizzare una Regione rendendola più conosciuta, più sicura, più coesa e più umana con i piedi nel presente ma lanciata nel futuro».

Ntalucci aggiunge che desidera «scendere in campo per essere portavoce di coloro che credono ancora nella politica come alta forma di carità e, anche di coloro che non credono per farli tornare a credere e, a sperare di nuovo che la nostra terra, può davvero offrire tanto e migliorare sia nel contesto nazionale che globale. Mi rivolgo anche ai tanti giovani marchigiani: alcuni delusi e per questo lontani, altri interessati ma talvolta confusi. Mi rivolgo a coloro che desiderano che siano conclusi i progetti iniziati e a quelli che sperano in nuovi cambiamenti. È possibile tornare a fare la politica dei nostri nonni: una politica a servizio della persona da mettere al centro di ogni azione con un forte ancoraggio valoriale. Solo così è possibile generare fiducia. È questa la direzione verso la quale occorre andare per tutelare il bene comune. Per rispondere alle esigenze e alla dignità di chi lavora e ai diversi bisogni della società, delle persone e dei luoghi, per promuovere innovazione, creatività, slancio, cura dei legami e convivenza sociale è necessario sia sapere leggere le continue sfide poste dalle trasformazioni sociali, sia porre le giuste condizioni per delineare un orizzonte che sappia “rigenerare” spazi e relazioni».

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