
Labubu, i pupazzetti virali fra i giovanissimi (immagine di archivio)
C’erano anche i viralissimi “Labubu”, pupazzetti tormentone che spopolano tra i giovanissimi nel sequestro di oltre tremila giocattoli e accessori da collezione contraffatti sequestrati a Porto Recanati dalla Guardia di Finanza. Il legale rappresentante della società coinvolta è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata con l’accusa di commercio di prodotti con segni falsi e mendaci.
Il materiale ritirato dal mercato, circa 3.200 articoli, comprendeva riproduzioni non autorizzate dei cosiddetti “Labubu”, oggetti da collezione molto popolari tra i giovani, spesso utilizzati anche come accessori di moda. Secondo quanto emerso, i prodotti imitavano fedelmente modelli registrati da un marchio tutelato, risultando potenzialmente ingannevoli per i consumatori. Durante il sequestro è stata eseguita anche una prima perizia sui prodotti, che ha confermato la natura contraffatta della merce.
L’intervento dei finanzieri della tenenza di Porto Recanati rientra in un piano d’azione provinciale contro la contraffazione predisposto dal comando di Macerata. L’operazione è partita da una fase di analisi informativa e osservazione sul territorio, supportata da strumenti digitali che ha condotto a un’attività di polizia giudiziaria nei confronti della società. Il titolare, di origine cinese, è stato denunciato.
(l. b.)
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