Osimo si candida
a Città Europea dello Sport 2028

IL PROGETTO – La sindaca Michela Glorio ufficializza l’invio della candidatura ad Aces Europe. «Ambizioso, ci presentiamo con tre anni di anticipo per lavorare su eventi e infrastrutture. Abbiamo tutte le carte in regola»

Daniele Bernardini e Michela Glorio

È ufficiale: il comune di Osimo ha inviato la candidatura a Città Europea dello Sport per il 2028, presentando ad Aces Europe (la federazione delle capitali e delle città europee dello sport) un progetto articolato, anticipato di tre anni rispetto alla finestra prevista. Una mossa strategica, voluta dall’amministrazione per investire con continuità su eventi e impianti.

«L’avevamo annunciato in campagna elettorale. Era un obiettivo sul quale avremmo lavorato fin da subito. E così è stato», ha dichiarato la sindaca Michela Glorio, sottolineando come la candidatura non sia solo un titolo, ma un’occasione concreta per consolidare la vocazione sportiva della città e valorizzare un patrimonio di strutture, associazioni e iniziative.

Nella documentazione inviata ad Aces Europe, Osimo ha messo in evidenza la qualità e varietà dell’impiantistica locale: dal PalaBaldinelli al PalaBellini, dallo stadio Diana alla piscina della Vescovara, passando per la pista di atletica, lo skatepark, i campi da tennis e i nuovi spazi in programma come il Palascherma e arti marziali. La candidatura include anche un impegno formale a rispettare i criteri richiesti da Aces, compresa la quota di iscrizione di 2.350 euro. Tra gli obiettivi dichiarati: la valorizzazione paesaggistica tramite percorsi sportivi, la crescita della partecipazione nazionale e internazionale, il rafforzamento dei tornei storici e giovanili, memoriali e rassegne legate alle scuole e all’attività motoria.

Nel piano biennale allegato figurano oltre 20 eventi sportivi nazionali, 5 internazionali, il lancio del progetto “Green Sports” a impatto zero, festival di sport alternativi, una “Notte Bianca dello Sport” e pacchetti di turismo sportivo integrato. Previsti anche un gemellaggio con due città europee e la creazione di un centro di eccellenza per la formazione di tecnici sportivi. La città, si legge nel dossier, può vantare una tradizione sportiva documentata da oltre 75 anni, 53 associazioni attive e migliaia di volontari coinvolti. Un dinamismo che si affianca alla storia millenaria di Osimo, alle sue piazze e ai monumenti simbolo, fino alle celebri statue “senza testa” che raccontano un’identità unica.

«Osimo – conclude la sindaca – offre una perfetta integrazione tra conservazione storica e innovazione sportiva. Abbiamo le carte in regola. E come sempre: bisogna osare, per volare più alto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X