«Il caro affitti sta erodendo
il diritto allo studio»

ANCONA – I rincari preoccupano Gulliver - UdU Ancona. La coordinatrice Sabrina Brizzola rileva come «nel 2025 il capoluogo di regione ha registrato un aumento del 2,39% sul prezzo medio delle camere singole, a fronte di una domanda stabile. Nel frattempo, Erdis Marche annuncia la nascita di un nuovo studentato da appena 20 posti, realizzato in collaborazione con enti privati»

Sabrina Brizzola

 

Caro affitti per gli universitari: +152 euro in un anno a livello nazionale e anche Ancona ne risente. A denunciare il rincaro esagerato è Gulliver – UdU Ancona. «Ribadiamo con forza quanto denunciamo da anni: il caro affitti per gli studenti universitari è ormai una vera e propria emergenza, fuori controllo- evidenzia in una nota Sabrina Brizzola, coordinatrice Lista Gulliver – Sinistra Universitaria – Secondo l’ultimo rapporto di Immobiliare.it nel 2025 Ancona ha registrato un aumento del 2,39% sul prezzo medio delle camere singole, a fronte di una domanda stabile. Un incremento che aggrava ulteriormente una situazione già critica. Nel frattempo, Erdis Marche annuncia la nascita di un nuovo studentato da appena 20 posti, realizzato in collaborazione con enti privati. Di questi, solo 6 sono convenzionati con il pubblico, mentre i canoni proposti sono decisamente fuori scala: 400 euro al mese per una stanza singola e 300 euro per una doppia – prezzi superiori alla media cittadina e del tutto inaccessibili per molti studenti».

Gulliver – UdU Ancona mette in evidenza che l’amministrazione comunale« continua a vantare l’aumento del numero di posti letto in città, senza però affrontare i veri problemi: l’impennata dei prezzi del mercato privato, le truffe, la scarsa disponibilità di alloggi. Sul fronte pubblico, il nuovo studentato “Libertas” è il simbolo delle scelte sbagliate dell’amministrazione e dell’assessore Battino che anziché rafforzare l’offerta pubblica e garantire condizioni eque son complici di un sistema che continua a vedere le studentesse e gli studenti come clienti dai quali trarre maggior profitto possibile».

«Tutto ciò è inaccettabile – conclude Sabrina Brizzola – Serve un deciso incremento dell’offerta pubblica e un serio stanziamento di fondi per affrontare un’emergenza abitativa che ormai colpisce tutte le città universitarie italiane, non solo le metropoli. Basta far credere che sia un problema circoscritto: il caro affitti sta erodendo il diritto allo studio ovunque»

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