Assalto alla gioielleria Santarelli,
è scontro politico: «Soffiare sul vento
del populismo è dannoso»

La gioielleria presa d’assalto

di Nicoletta Paciarotti

E fu così che l’assalto alla gioielleria Santarelli divenne un caso politico. Dopo le polemiche innescate dall’opposizione Unione Progressisti Maiolati Spontini sulla sicurezza in paese, la maggioranza non è rimasta a tacere.

«Soffiare sul fuoco del populismo è semplicemente inutile e dannoso per tutta la città – a rispondere per le rime è il capogruppo di maggioranza Insieme per i Cittadini Tommaso Ciampichetti – noi intendiamo amministrare con una visione che va oltre la politica e che si declina in un forte spirito di servizio verso tutti i nostri cittadini».

L’attacco è diretto al consigliere di minoranza Leonardo Guerro che aveva aspramente criticato il progetto di controllo di vicinato messo in piedi dell’amministrazione lo scorso inverno per contrastare l’ondata di furti, definendolo «semplice scenografia». «La criminalità – aveva detto, puntando il dito contro l’immobilità del sindaco Tiziano Consoli – non si combatte con chat e pettorine esponendo i cittadini a responsabilità improprie, ma con azioni serie».

Controbatte Ciampichetti: «È ormai appurato che agisca autonomamente rispetto al Gruppo». E passa quindi a difendere l’operato della giunta: «Sono state installate quasi 50 telecamere, è stato avviato un tavolo di concertazione sul bullismo per contrastare i fenomeni di devianza giovanile e il controllo di vicinato in un periodo in cui imperversavano i furti nella Vallesina, ha comunque avuto un ruolo di deterrenza».

Ciampichetti ricorda quindi che il sindaco ha da subito dopo l’assalto proceduto a formalizzare in un documento ufficiale le interlocuzioni con la Prefettura, per richiedere un incremento di personale nel presidio locale dei carabinieri.

«Troviamo vergognoso – chiude – generare una polemica con il puro fine elettorale e politico di screditare l’amministrazione ed il Sindaco, strumentalizzando un fatto che ha portato distruzione e dolore ad una famiglia, ad un’attività, ad un intera comunità». 

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