Attentato incendiario in Calabria
ad un battello antinquinamento
di Garbage Group

ANCONA - Il mezzo, impegnato nel progetto "Mare Pulito", è stato preso di mira nel porto di Campora

Il battello di Classe Pelikan System incendiato

La notizia dell’attacco incendiario avvenuto ieri notte a una delle imbarcazioni Pelikan System impegnate nel porto di Campora scuote il mondo della tutela ambientale e della Blue Economy.
«Alcuni farabutti, nel porto di Campora – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto –, hanno provato ad incendiare uno degli otto battelli pulisci mare con i quali la Regione Calabria sta portando avanti uno dei progetti più innovativi in Italia per la salute delle coste e dell’ambiente marino l’impiego, per il quarto anno consecutivo, di queste speciali imbarcazioni, in grado di coprire oltre 9.500 miglia nautiche, prevalentemente nel Mar Tirreno – aggiunge Occhiuto – ha permesso di raggiungere importanti risultati, con circa duemila chilogrammi di rifiuti raccolti ogni estate, tra plastica, legno, e schiume dannose. Un’attività che si inserisce nelle diverse azioni messe in campo dalla Giunta regionale nell’ambito della strategia d’intervento a tutela dell’ecosistema e a difesa del mare calabrese, consentendo di attestare la Calabria tra le Regioni italiane più attente alla tutela della salubrità del mare e delle sue coste».
«Nell’esprimere solidarietà a tutto il personale regionale che quotidianamente è impegnato nella salvaguardia del nostro ambiente, che rappresenta uno degli asset più strategici della Calabria – dice ancora il Governatore – mi auguro che le forze dell’ordine possano fare luce al più presto su questo vile episodio, assicurando alla giustizia gli autori di un gesto così vigliacco e intimidatorio. Chi lo ha commesso sappia che la Regione non arretrerà neanche di un millimetro nel contrasto a qualsiasi forma di criminalità che produce gravi danni alle nostre comunità e al nostro ambiente».

Paolo Baldoni CEO Garbage Service

«Non posso che unirmi alle parole del Presidente Occhiuto – dichiara Paolo Baldoni Ceo di Garbage Group – e condannare con fermezza questo gesto vile e intimidatorio. Colpire una delle nostre unità non significa soltanto danneggiare un mezzo navale: significa tentare di ostacolare un modello virtuoso di sviluppo che mette al centro la salute del mare e delle comunità costiere».
Il progetto Mare Pulito – Calabria, giunto alla sua IV edizione, rappresenta oggi un punto di riferimento nazionale nella gestione integrata degli ecosistemi marini.
I numeri parlano da soli: oltre 10 tonnellate di rifiuti recuperati ad oggi per l’anno 2025, una flotta che cresce da 6 a 8 unità operative e che opera sia sul Mare Tirreno che Ionio, l’impiego di tecnologie d’avanguardia come droni, ROV subacquei e sonde parametriche. Al centro c’è il Pelikan System, una piattaforma che trasforma ogni intervento di pulizia in un flusso di dati: raccolta dei rifiuti, geolocalizzazione dei fondali inquinati, immagini aeree e subacquee che alimentano un database evoluto, utilizzato anche per la pianificazione delle missioni con supporto dell’intelligenza artificiale.
«Un tentativo di sabotaggio – ha concluso Baldoni –non fermerà la nostra rotta. Anzi, ci conferma che stiamo andando nella giusta direzione, dimostrando che l’economia del mare pulito non è solo un progetto ambientale, ma una sfida culturale ed economica che riguarda tutti. Il mare calabrese è una risorsa inestimabile: proteggerlo significa difendere la bellezza, la salute e le prospettive di crescita sostenibile della Regione. Garbage Group continuerà a fare la propria parte, al fianco delle istituzioni e dei cittadini, perché nessuna minaccia potrà mai spegnere l’onda della sostenibilità nel campo della Blue Economy».

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