«Classi pollaio alla Montessori»:
l’allarme dei genitori

di Nicoletta Paciarotti

«Dov’è finita la gestione virtuosa della cosa pubblica, in questo caso la scuola?», si chiede Andrea Grilli Bastianelli, padre e portavoce di un gruppo di genitori della scuola media Montessori di Castelferretti, a Falconara Marittima. L’anno scolastico inizierà con due prime classi: una da 30 alunni e una da 27.

«Nei mesi scorsi – spiega – già preoccupati che ciò sarebbe potuto accadere, abbiamo inoltrato due Pec e un sollecito all’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, per chiedere l’attivazione di una terza sezione. Non abbiamo mai ricevuto risposta. Attendiamo ancora oggi un riscontro o quantomeno un chiarimento, dovuto».

Sul sito del Ministero dell’Istruzione è scritto chiaramente: le classi della scuola secondaria di I grado sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 27 studenti. Eventuali iscritti in eccedenza vanno ridistribuiti tra le diverse classi, senza superare il numero di 28 studenti. Si procede alla formazione di un’unica classe quando il numero degli iscritti non supera le 30 unità. Ma poi ci sono i decreti regionali (e in certi casi anche provinciali) che elencano eccezioni, e ogni scuola, con il principio dell’autonomia scolastica, ha margini di movimento. «Sappiamo bene – prosegue Grilli Bastianelli – che la letteratura e gli studi di pedagogia ci dicono che classi così numerose sono altamente improduttive. Non permettono una didattica mirata alle diverse esigenze e livelli di apprendimento degli alunni. Per non parlare delle attenzioni specifiche e speciali richieste da quegli studenti con difficoltà. Individuare fragilità e disagi psicologici, in un’età così complicata, risulterà assai complesso se non impossibile».

La preoccupazione è anche per i docenti. «Sarà un impegno gravoso anche per loro», aggiunge. Infine l’amara riflessione: «Si parla tanto di digitalizzazione e intelligenza artificiale, quando i problemi da affrontare sono altri, sicuramente non artificiali ma reali».