Il 4 settembre scorso, alle ore 20.30, il Parco del Cardeto di Ancona, presso l’ottocentesco Faro dei Cappuccini, si è trasformato in un palcoscenico unico per celebrare uno degli inni più poetici e universali di tutti i tempi: il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, a 800 anni dalla sua composizione. L’evento, intitolato è stato organizzato dal Comitato per le celebrazioni francescane 2023-2026 di Ancona nell’ambito della Festa del Mare di Ancona e lungo il Cammino Francescano nella Marca di Ancona. Il Comitato raccoglie una rete di istituzioni e realtà del territorio: Opere Caritative Francescane, Comune di Ancona, Arcidiocesi di Ancona-Osimo, Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori, Anci Marche, Camera di Commercio delle Marche, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e Università Politecnica delle Marche. Si è trattato di un viaggio di note e parole, tra musica d’autore e sonorità contemporanee, per raccontare il creato, l’amore e la fraternità universale con lo sguardo di Francesco.
Il concerto ha visto alternarsi solisti e gruppi di varie sensibilità musicali e provenienze geografiche: Marco Mammoli, vincitore quest’anno del Catholic Music Awards come miglior cantante italiano del settore e autore del notissimo “Emmanuel”, inno della Giornata Mondiale della Gioventù del 2000; Fra Graziano Maugeri con Fra Rosario Vaccaro, che portano la testimonianza musicale della spiritualità francescana dalla loro diretta esperienza di vita religiosa; fra Graziano autore dei testi, fra Rosario, organista ufficiale della Porziuncola di Assisi, autore dele musiche; Serena Lambertucci, giovane cantautrice cristiana marchigiana – di Montelupone – che si autodefinisce “una voce e una chitarra al servizio dell’Altissimo”, con una vibrante testimonianza della sua conversione; Sara Jane Ceccarelli, con due musicisti che suoneranno dal vivo particolari strumenti musicali, come la lap steel, testimone di originale progetto di Gubbio intitolato “L’ombra del Santo” che racconta un San Francesco “inaspettato” attraverso notissime canzoni d’autore.
Rappresentato anche il Movimento “Laudato si’”, con la presenza di Antonio Caschetto, rappresentante del progetto internazionale “Assisi Terra Laudato Si’”, voluto dal Vaticano e frutto di una collaborazione tra la diocesi di Assisi, le famiglie religiose dei frati, la città di Assisi, la Pro Civitate Christiana e il Fai. A tessere i fili della serata è stato il giornalista e teologo Diego Mecenero, che ha accompagnato il pubblico in un racconto vivo e appassionato, intrecciando canzoni, testimonianze e preziose pillole di francescanesimo. Numerosa la gente accorsa all’evento, più di 200 persone, tra cui molte autorità civili, militari e religiose. Ospite d’eccezione, presente anche ad un certo punto sul palco, è stato mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo che si è esibito dinanzi al pubblico cantando una versione del Cantico mentre si accompagnava alla chitarra da lui stesso suonata.
Oltre a ciò ha declamato al microfono l’episodio – tratto dalle Fonti Francescane – riguardante la pace fatta tra il vescovo e il podestà di Assisi proprio ad opera dell’intercessione di San Francesco, come esempio di quanto il mondo d’oggi, pervaso da conflitti e guerre, necessita. A quanto offrono sul territorio le Opere Caritative Francescane, organizzatrici dell’evento, è stata data voce da Luca Saracini, direttore generale, e Padre Alvaro Rosatelli, presidente, sottolineando come tale opera sia in diretta continuità con il “bacio al lebbroso” di San Francesco. Altre azioni ed eventi sono già stati proposti dal Comitato per le celebrazioni francescane, e altre proposte verranno in futuro. Tra quelle ricordate vi è il nuovo percorso di 30 km del “Cammino Francescano nella Marca di Ancona”, ecosostenibile e accessibile a tutti, dal porto di Ancona fino a Sirolo e Numana; il viaggio di una lampada della pace fino a Betlemme; un libro che celebra le Marche in chiave francescana uscito a Natale in occasione degli 800 anni dell’invenzione del presepe vivente da parte del Santo.
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