Antenne a Monte Dago, il sindaco:
«La Sovrintendenza si esprimerà a breve
ma ha preso atto dei vincoli sul crinale»

ANCONA – Lo ha comunicato in aula stamattina Daniele Silvetti interrogato dai consiglieri Diego Urbisaglia (Ancona Futura) e Massimo Mandarano (Gruppo misto- Iv). «Mi sono già confrontato con il nuovo sovrintendente, ho manifestato le rimostranze dei residenti e abbiamo analizzato insieme la documentazione prodotta dal Comune sull’impatto paesaggistico prodotto dal secondo traliccio con l'impianto di telefonia mobile ancora in una fase istruttoria»

Il Consiglio comunale di Ancona

 

Le proteste sono già montate da tempo nella zona di Monte Dago per l’installazione di una seconda antenna di telefonia mobile in via Trevi. Un malumore che serpeggia da mesi tra i residenti del quartiere di cui si sono fatti portavoce in Consiglio comunale Diego Urbisaglia (Ancona Futura) e Massimo Mandarano (Gruppo misto- Iv). I due rappresentanti consiliari di minoranza hanno illustrato questa mattina in aula una interrogazione urgente per chiedere al sindaco di Ancona, Daniele Silvetti quali scenari si prospettano «per un quartiere dove tra poco ci saranno più antenne che case» ha esordito Urbisaglia.

Daniele Silvetti

«Siamo venuti a sapere di questa ulteriore antenna nel quartiere. – ha proseguito il capogruppo di Ancona Futura – Se una è già in via di realizzazione, un’altra per mancanza di accordi commerciali tra le diverse compagnie di telefonia mobile ha deciso di stopparne l’iter per poi realizzarne una seconda su un nuovo traliccio nel raggio di 30 metri. Conoscendo la normativa, so che le antenne sono considerate un servizio pubblico e nella consapevolezzaa di quel poco che le amministrazioni comunali possono fare, al sindaco chiedo se rispetto a questo proliferare indiscriminato, incontrollato di antenne alte 30 metri, in zone dove paesaggisticamente lasciano un segno (siamo in una zona vista mare) non ci sia un minimo di possibilità di programmazione e gestione del territorio». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere Massimo Mandarano che ha chiesto «eventualmente di valutare una alternativa a quel sito di Monte Dago».

Diego Urbisaglia

Sono state rassicuranti le parole del sindaco Daniele Silvetti che ha aggiornato l’assemblea cittadina sulle ultime novità. «Monte Dago, per conformazione morfologica è un sito ghiotto per i gestori di telefoni mobile perchè qui possono ottenere con i loro tralicci il massimo della copertura delle rete. – ha evidenziato il primo cittadino dorico – Il Comune non ha concesso l’installazione su alcuna proprietà pubblica, sono tutti siti privati che sono piuttosto vicini anche se hanno storie diverse, e sono di due gestori differenti. La realizzazione della seconda antenna è ancora in una fase istruttoria, la prima ha invece già i pareri autorizzativi che attestano che è a norma. Come Amministrazione a maggio abbiamo cercato di mediare una soluzione per accorpare gli impianti. Purtroppo ci sono incompatibilità perché uno dei gestori ha necessità tecniche di montare un traliccio su quote diverse. Come Comune ora abbiamo richiesto di produrre una ulteriore nuova relazione paesaggistica in quanto la precedente non teneva conto dell’esistenza dell’altro impianto».

Massimo Mandarano

Silvetti ha aggiunto di aver incontrato lo scorso 10 settembre il nuovo sovrintendente «con il quale ho discusso di più temi, uno dei quali atteneva proprio alla questione di Monte Dago visto che la Soprintendenza non aveva ancora espresso il proprio parere. Ho manifestato le rimostranze dei residenti e abbiamo analizzato insieme la documentazione prodotta dal Comune. Posso garantirvi che la situazione è particolarmente attenzionata dal sovrintendente: ha preso atto dei vincoli e dell’esistenza sullo stesso crinale dell’altro impianto. Ha preso atto della situazione e della criticità e della coesistenza a pochi metri una dall’altra delle 2 antenne e dl fatto che impattino così pesantemente dal punto di vista paesaggistico. Alla fine è questo il dato che rende questa operazione più fragile e più discutibile. Dal punto di vista igienico sanitario ci sono invece tutti i riscontri di idoneità. La Sovrintendenza si esprimerà a breve» concluso il sindaco. Passaggi che sono stati accolti con favore dai due interroganti nella speranza che portino a rivedere il progetto.

(Redazione CA)

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