di Sabrina Marinelli
Confermato dalla Cassazione l’ergastolo per Giovanni Padovani, l’ex calciatore e modello senigalliese che nel 2022 aveva ucciso la sua ex Alessandra Matteuzzi. La suprema corte nel pomeriggio, dopo circa due ore di camera di consiglio, ha comunicato la sentenza definitiva. Rigettato il ricorso presentato dalla difesa, i giudici hanno accolto la richiesta del procuratore generale.
Il 23 agosto 2022 Padovani, ora 29enne, attese sotto casa a Bologna la vittima.
La 56enne aveva interrotto i rapporti ma lui non l’aveva mai accettato. Con una violenza inaudita la colpì a martellate, calci e pugni e le lanciò contro anche una panchina. La condanna della Corte d’Appello, confermata dalla Cassazione, teneva conto anche delle aggravanti della premeditazione, vincolo affettivo, stalking e motivi abietti, contestati dalla difesa.
Il legale di Padovani aveva impugnato la sentenza chiedendo di completare gli accertamenti psichiatrici ma per i giudici il giovane era capace di intendere e volere e non aveva mai nemmeno mostrato pietà e pentimento, come riportano le motivazioni della sentenza di secondo grado, confermata poche ore fa.
«Si reputa che non vi sia stato un reale pentimento – scrivevano i giudici della Corte d’appello – ovviamente non nel corso della sua ideazione del crimine, in cui il progredire di un odio crescente contro la vittima non ha avuto flessioni, ma neppure dopo il gesto efferato commesso contro di lei».
Soddisfazione l’ha espressa la famiglia di Alessandra Matteuzzi, tramite i propri legali Chiara Rinaldi e Antonio Petroncin: «Alessandra ha avuto, finalmente, giustizia – dicono -, Giovanni Padovani è un assassino, persecutore, capace di intendere e di volere. Ha cercato, in ogni modo, di controllarla e possederla, fino a quando lei ha deciso di ribellarsi ed è stata ferocemente uccisa».
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