Chiusura Crai, Staffolani attacca:
«Bloccato progetto della Strada di Bordo»
Glorio: «No, stallo legale superato col Puc»

OSIMO – Il punto vendita di via Molino Basso abbassa le saracinesche e 21 lavoratori andranno in cassa integrazione. Scambio incrociato di accuse tra minoranza per voce della capogruppo consiliare di FdI e maggioranza. La sindaca assicura che cercherà «di farsi portavoce delle istanze dei dipendenti chiedendo all’azienda possibilità concrete per un loro ricollocamento». Le Liste civiche da Sempre:«Abbiamo intrapreso azioni di ascolto e di sensibilizzazione perché riteniamo fondamentale non lasciare indietro nessuno»

 

Prendono posizione anche le forze politiche sulla chiusura del supermercato Crai di Osimo al parco commerciale La Coccinella e la cassa integrazione dei 21 lavoratori. «Era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale. Una notizia che purtroppo non sorprende, ma che lascia l’amaro in bocca. Il centro commerciale, inaugurato nel 2010, nel corso degli anni ha progressivamente perso pezzo dopo pezzo, trasformandosi in quella che oggi appare come una vera e propria cattedrale nel deserto.- scrive in una nota la capogruppo consiliare di FdI, Michela Staffolani – La chiusura del Crai non è soltanto l’ennesimo segnale della crisi che ha colpito la struttura: significa soprattutto che 21 lavoratori, con le loro famiglie, si trovano ora senza occupazione e senza stipendio. Una ferita sociale che non può passare sotto silenzio. Non si può ignorare il fatto che una delle cause principali di questo fallimento vada ricercata nelle scelte politiche degli ultimi dieci anni. L’Amministrazione Pugnaloni-Glorio, infatti, decise di non proseguire la realizzazione della Strada di Bordo, che sarebbe dovuta passare proprio davanti al parco commerciale. Una decisione che, di fatto, ha limitato l’accessibilità e le potenzialità dell’area, condannando gradualmente l’intero insediamento a un lento declino. Oggi, di fronte a questo epilogo, ci auguriamo almeno che la stessa Amministrazione sappia farsi carico delle conseguenze delle proprie scelte, seguendo da vicino le vicende di queste famiglie e attivandosi per trovare soluzioni concrete che possano ridare dignità e prospettive a chi ha perso il lavoro».

Replica diretta della sindaca di Osimo. «Ho già avviato nei giorni scorsi un confronto con le rappresentanze sindacali per capire le motivazioni della scelta aziendale e gli sviluppi sulle maestranze. Cercheremo di farci portavoce delle istanze dei 21 lavoratori chiedendo all’azienda possibilità concrete per un loro ricollocamento finito il periodo di cassa integrazione.- fa sapere Michela Glorio – La capogruppo di Fratelli d’Italia addebita le responsabilità del declino di quel parco commerciale al mancato sviluppo della strada di bordo a sud di Osimo. Va precisato che non c’è mai stato alcun progetto concreto, che i tratti di strada erano a carico di lottizzanti privati, come il proprietario del parco commerciale La Coccinella, e che il Prg 2006 che contemplava le ulteriori bretelle sempre a carico di privati venne impugnato dalla Provincia al Tar per alcuni Ambiti di Trasformazione Strategica non allineati ai piani urbanistici sovraordinati. Un contenzioso che di fatto ha bloccato lo sviluppo urbanistico in quelle zone dove si sarebbero dovute realizzare le ulteriori bretelle. Uno stallo legale che è stato superato solo grazie al nuovo Prg approvato tra fine 2023 e inizio 2024 dall’amministrazione Pugnaloni di cui facevo parte, quando già del parco commerciale era rimasto ormai ben poco. Piuttosto quella amministrazione è riuscita a sbloccare almeno l’iter per il bypass di Padiglione, rimasto impantanato proprio nelle difficoltà del proprietario del parco commerciale, con tanto di fidejussione scoperta falsa. Se si vuol parlare piuttosto di viabilità migliorativa, nel nostro programma di mandato abbiamo inserito delle bretelle interquartieri proprio per sollevare dal traffico le arterie principali sul lato sud, come via Marco Polo e via Colombo. Nei prossimi mesi inizieremo a lavorarci concretamente».

Sulla vertenza lavorativa tornano anche le Liste Civiche da sempre con il leader Dino Latini, presidente uscente del Consiglio regionale, candidato per le Regionali del 28 e 29 settembre con la lista Udc-Aquaroli presidente, hanno seguito con attenzione, sin dall’inizio, la vicenda legata alla chiusura del punto vendita Crai – Coccinelle,«consapevoli – scrivono i coordinatori dei movimenti civici storici di Osimo – delle difficoltà che questo ha generato per i lavoratori e per le famiglie coinvolte. Abbiamo intrapreso azioni di ascolto e di sensibilizzazione perché riteniamo fondamentale non lasciare indietro nessuno, soprattutto quando si tratta di occupazione e di servizi essenziali per la comunità. Allo stesso tempo, rinnoviamo il nostro impegno per la sicurezza e la viabilità del territorio, ponendo particolare attenzione al bivio Gambone, un incrocio che necessita di soluzioni concrete e di interventi mirati per garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni. Il nostro lavoro continua, con serietà e responsabilità, per dare risposte ai cittadini».

 

Chiude il supermercato Crai Le Coccinelle: 21 lavoratori in cassa integrazione

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