Esce per un appuntamento elettorale e i ladri le svuotano il frigo, bevendosi pure l’amaro.

MONTEMARCIANO - L'ex vicesindaca di Falconara Marittima era andata a Osimo per un impegno politico giovedì sera, quando ignoti si sono introdotti nel suo appartamento

di Sabrina Marinelli

 

Esce di casa per la campagna elettorale e i ladri ne approfittano, bevendosi pure l’amaro prima di andare via.
E’ accaduto giovedì sera a Yasmin Al Diry, ex vicesindaca di Falconara Marittima, candidata alle regionali nella lista Civici Marche per Acquaroli.
Verso le 19 è uscita per andare a Osimo, dettaglio che ai topi d’appartamento, evidentemente, non è sfuggito.
Hanno forzato la portafinestra della cucina nella sua abitazione a Marina di Montemarciano.
Una volta dentro hanno messo a soqquadro la camera da letto, sottratto alcuni profumi e ripulito il frigorifero dove hanno preso confezioni di prosciutto e di salame. Del bottino fanno parte anche 100 euro in contanti.

«Ci siamo accorti che hanno bevuto anche l’amaro, finendo pure la bottiglia – racconta la vittima – non sappiamo di preciso a che ora siano entrati perché siamo usciti alle 19 e rientrati verso le 23,30 ma abbiamo avuto la sensazione che qualcosa o qualcuno possa averli infastiditi perché in alcune stanze non sono nemmeno entrati. Mi chiedo io quale ladro invece di cercare i gioielli rovista in frigorifero?».
Un cattivo pensiero l’ha sfiorata. «Il mio compagno pensa che sia stato uno sfregio, un atto intimidatorio per il fatto che mi sono candidata – dice – francamente non so che pensare ma non voglio credere che sia così. Di sicuro ladri professionisti non si mettono a rubare la spesa dentro il frigorifero che, tra l’altro, avevo appena fatto. Non hanno amministrato bene il tempo cercando prima le cose di valore».

L’episodio l’ha scossa molto. «Non auguro nemmeno al peggior nemico di tornare a casa con i propri figli e trovare quello che ho trovato io giovedì sera – conclude -: cassetti completamente svuotati, effetti personali in ogni dove, la casa sotto sopra. La sensazione di impotenza e di violazione della propria intimità è difficile da spiegare ma la cosa che mi ha creato più sgomento non è tanto pensare ai ladri che hanno rovistato nelle mie cose, che hanno girato indisturbati tra le stanze di casa mia quanto il di poterseli trovare davanti e di avere due alternative: soccombere a loro eventuali attacchi o difendersi con il rischio di essere poi tu il colpevole, di essere poi tu ad essere processato per aver difeso la tua famiglia e la tua proprietà privata».

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