Omicidio di Loreto:
il Gip non convalida il fermo,
ma Borrelli resta in carcere

ANCONA - Per il giudice non c'è il pericolo di fuga, ma ci sono i gravi indizi di colpevolezza, da qui la conferma della misura in carcere

Matteo Borrelli al tribunale di Ancona (Foto: Giusy Marinelli)

Rimarrà nel carcere di Montacuto Matteo Borrelli, il 37enne accusato dell’omicidio di Ettore Alessandro Sorrentino, 45 anni, trovato ucciso nel garage di via Altotting 4, a Loreto.

Nonostante il giudice per le indagini preliminari, Carlo Masini, non abbia convalidato il fermo, ha comunque disposto per l’indagato la misura cautelare della custodia in carcere per i gravi indizi di colpevolezza, il pericolo di reiterare il reato e quello di inquinamento delle prove.

Il Gip non ha ravvisato il pericolo di fuga, ma ha accolto la richiesta del pubblico ministero a causa delle troppe incongruenze da chiarire sulla vicenda.

Matteo Borrelli (Foto: Giusy Marinelli)

Borrelli, che si è presentato in aula con una t-shirt fucsia, jeans corti e strappati, scarpe da ginnastica, è stato scortato dalla polizia Penitenziaria, non si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’udienza, durata circa un’ora e avrebbe fornito una propria versione dei fatti.

La vittima: Ettore Alessandro Sorrentino

Il suo avvocato, Maila Catani, si era opposta alla convalida del fermo. Il corpo di Sorrentino, residente a Castelfidardo, era stato scoperto venerdì mattina nel box auto della compagna di Borrelli, che è anche la proprietaria del garage. La vittima era scomparsa da lunedì, quattro giorni prima del tragico ritrovamento. Gli inquirenti continuano a lavorare per fare chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda.
Nella giornata di oggi è prevista anche l’autopsia dai medici legali Loredana Buscemi e Eva Montanari.

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