Andranno al voto domani pomeriggio, in Consiglio comunale le variazioni al bilancio di previsione 2025/2027 di Ancona e prevedono una maggiore entrata proveniente da enti sovraordinati, a partite dalla risorse assegnate dalla Regione Marche al Comune per i ristori ai danni causati dagli eventi meteorologici di settembre 2024. La proposta di deliberazione consiliare stamattina ha passato il vaglio della VII Commissione consiliare, presieduta da Arnaldo Ippoliti. «Ammonta a 865.611 euro l’importo complessivo dei ristori dell’alluvione 2024, dei quali circa oltre 607.000 euro sono destinati a indennizzi per famiglie e imprese, e circa 270.000 euro per gli interventi che invece deve effettuare il Comune su propri manufatti – ha spiegato il vice sindaco Giovanni Zinni – Era una risposta attesa dai cittadini e siamo molto contenti di poterla dare con le modalità di erogazione previste dal decreto regionale e applicate dal nostro Assessorato di protezione civile. A queste risorse si aggiunge poi un contributo della Regione Marche per gli interventi di riqualificazione di impiantistica e completamento dell’immobile della biblioteca Benincasa per un importo di 400.000 euro. Abbiamo il contributo del Ministero delle infrastrutture per quanto riguarda gli interventi realizzati dall’Erap dell’ambito del Piano nazionale della riqualificazione antidegrado nel progetto Archi-città, una partita aperta dal passato e chi ottiene oggi i rimanenti 112.700 euro. Infine andiamo a interiorizzare il contributo del Pnrr quanto riguarda la piattaforma digitale nazionale dati per un importo di oltre 37.660 euro». Domani andrà all’approvazione anche l’aggiornamento del Documento unico di programmazione (Dup) 2025/2027.
Restando in materi economico-finanziaria, in apertura dei lavori, la Commissione ha approfondito anche la proposta di delibera consiliare su un nuovo debito fuori bilancio di 12.709 euro da trascrivere nei conti pubblici. E’ collegato a una sentenza del Tar Marche che ha visto soccombere il Comune. La questione è stata illustrata dall’assessore Marta Paraventi con il dirigente dell’Avvocatura comunale, l’avvocato Sgrignuoli. In sintesi l‘associazione Mac-Manifestazioni artistiche contemporanee, nel 2011 aveva portato in giudizio il Comune avanti ai giudici amministrativi dopo la decisione assunta dall’allora Giunta del sindaco Gramillano di revocare la decisione adottata diversi mesi prima di concederle sale espositive della Mole Vanvitelliana per allestire una mostra personale dedicata all’artista Federico Solmi nel periodo 10 giugno – 31 luglio 2011.
L’associazione chiedeva con il ricorso la condanna e il risarcimento del danno cagionato dal provvedimento di revoca e, in subordine, la liquidazione del diritto all’indennizzo complessivo di 91mila euro anche per le spese assunte in previsione dell’esposizione poi cancellata. L’ente aveva chiarito che la revoca si era resa necessaria per lavori di straordinaria manutenzione e di adeguamento delle sale espositive in previsione della mostra del Congresso Eucaristico. «La giunta dell’epoca si adoperò per evitare forse una situazione di potenziale imbarazzo della co-presenza delle 2 mostre alla Mole che poteva essere confliggente con il tema stesso del Congresso» è stato spiegato questa mattina in aula. A dicembre 2024 il Tar Marche si è definitivamente pronunciato sul ricorso e sui motivi aggiunti: li ha dichiarati improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse ma ha accolto la domanda risarcitoria in via equitativa per un importo pari a 6.000 euro, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi compensativi calcolati, a partire dal 2011, e agli interessi legali per una somma complessiva di 12.709 euro. Il Comune ha ritenuto più opportuno non appellare per non rimettere in discussione la condanna e la somma risarcitoria.
(Redazione CA)
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