Impianti delle Saline,
il Comune interrompe il contratto
e se li riprende

SENIGALLIA - Gravi inadempienze contestate dall'ente al gestore che dovrà riconsegnare le chiavi entro il 13 novembre

Il vicesindaco Riccardo Pizzi

di Sabrina Marinelli

Ultimatum del Comune al gestore della Cittadella dello sport: dovrà riconsegnare le chiavi degli impianti entro il 13 novembre.
Lunedì, infatti, l’ente ha comunicato la risoluzione del contratto in danno per gravi inadempienze.
La principale contestazione riguarda i mancati investimenti sulla manutenzione, previsti dal contratto. Si tratta delle strutture sportive di via dei Gerani,  nel dettaglio la piscina delle Saline, la pista d’atletica, il pattinodromo e i campi da tennis. Che succede adesso? Gli utenti sono preoccupati e non sono mancate polemiche alla notizia della risoluzione del contratto. «L’aggiudicatario era stato individuato a giugno 2020, al termine di una lunga procedura gestita dalla precedente Amministrazione – ricorda Riccardo Pizzi, vicesindaco con delega allo Sport del Comune di Senigallia -. Il contratto è stato invece firmato ad ottobre 2021 al termine di un’articolata trattativa dovuta agli effetti del covid: il gestore chiedeva maggiori somme mentre noi siamo rimasti sulla posizione iniziale di riconoscere un anno di durata in più, come formalizzato nel contratto». L’attuale Amministrazione è subentrata nel percorso già avviato e da novembre 2021 la gestione è passata formalmente alla Saline Sc Senigallia.

Lo spogliatoio degli uomini

«A marzo del 2023, a seguito di una verifica – prosegue il vicesindaco – abbiamo constato che il primo anno di gestione si era chiuso senza perdite riconducibili al covid o all’aumento dei prezzi delle materie prime, così abbiamo diffidato il concessionario a partire con la progettazione dei lavori a suo carico. Da allora ad oggi, oltre ad aver preso atto del mancato avvio dei lavori, sono intervenuti alcuni episodi, l’ultimo dei quali a novembre 2024 a seguito del quale, per scelta del gestore, l’impianto natatorio è stato chiuso».

Dopo il cedimento del controsoffitto nello spogliatoio degli uomini, non il primo nella struttura, la società ha commissionato una perizia, da cui sono emersi gravi problemi strutturali.
Ha poi avviato un contenzioso in sede civile contro il Comune relativo proprio  alla piscina, ancora in corso.
«Per legge il rischio d’impresa deve restare a carico del privato e non può certo essere “ribaltato” neanche in parte sulle spalle del Comune e quindi dei cittadini tutti – spiega Pizzi, di professione avvocato -. Su questo siamo stati fermi e devo ringraziare gli uffici coinvolti e i consulenti del Comune per aver assistito nel modo migliore l’ente, cosa che continueranno a fare».

Il danno nella piscina delle Saline

Che succede quindi adesso? «Alle polemiche non rispondo, soprattutto a quelle strumentali, le lascio a chi oggi inonda i social di pareri non richiesti. Il concessionario dovrà restituire l’uso degli impianti il 13 novembre – conclude – e auspico che ciò avvenga garantendo la fruibilità degli stessi, oggi aperti. Sulla possibilità di riapertura della piscina, stanno valutando i tecnici coinvolti anche in considerazione del contenzioso avviato dal concessionario. Per gli altri impianti, l’apertura sarà garantita nell’immediato in forma diretta».

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