Servizi di controllo del territorio intensificati da parte degli agenti del Commissariato fabrianese, che hanno portato, nello scorso fine settimana, al fermo di un’auto con a bordo tre persone risultate avere numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.
Tutto ha avuto inizio quando una Volante, affiancata da agenti in borghese, ha individuato una vettura il cui autista, alla vista dei poliziotti, ha iniziato ad effettuare manovre tali da cercare di confondersi nel traffico cittadino.
Le pattuglie del Commissariato, nell’area di Viale XIII Luglio e zone limitrofe, hanno continuato a seguire a distanza il veicolo sospetto fino a quando è stato possibile procedere al suo fermo in sicurezza, appena fuori dal centro urbano.
Gli occupanti, due donne e un uomo, erano tutti poco più che 25enni e residenti fuori regione.
L’autista e le due passeggere sono risultati avere precedenti penali per reati contro il patrimonio commessi in varie parti d’Italia. In particolare, le due donne risultavano specializzate in furti commessi con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio” ai danni anziani. A carico dei tre risultavano inoltre numerosi provvedimenti giudiziari da notificare, emessi da diverse autorità. Non avendo con loro documenti, i poliziotti hanno deciso di accompagnarli in Commissariato per le attività di polizia scientifica necessarie ad accertare le loro generalità. Qui, hanno notificato a una delle due donne una sentenza di condanna per furto aggravato emessa da un Tribunale toscano. Alla seconda donna sono stati notificati, invece, due provvedimenti di convalida: uno relativo a una perquisizione eseguita da un ufficio di polizia umbro e un altro da un Commissariato romagnolo, entrambi a seguito di furti aggravati.
Interrogati sulla loro presenza a Fabriano, i tre hanno fornito versioni palesemente pretestuose, affermando prima di aver fatto acquisti, senza però poter mostrare scontrini o merce, e poi di essere stati in uno studio medico senza però riuscire a darne prova. In considerazione della chiara probabilità che fossero in città per commettere reati, sono stati invitati a lasciare immediatamente il territorio. La loro posizione sarà ora oggetto di valutazione da parte del questore di Ancona per l’adozione di adeguate misure di prevenzione, volte a impedire ulteriori attività illecite.
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