di Sabrina Marinelli
Approvato ieri dal consiglio comunale di Senigallia il regolamento per le disciplina delle aree sportive all’aperto, che i minori di 14 anni potranno utilizzarle solo in presenza di adulti.
Si tratta di postazioni fitness, campetti da calcio o calcetto, basket, volley e skatepark. Polemiche in aula le ha scatenate soprattutto l’articolo 4 secondo cui: “I minori di 14 anni possono accedere alle aree sportive solo in presenza di un accompagnatore maggiorenne che ne assume la piena responsabilità. Il Comune di Senigallia declina ogni responsabilità ed eventuali danni, causati da comportamenti scorretti, negligenti e/o dolosi saranno interamente addebitati all’autore”.
«Il buon senso indurrebbe a non avere la necessità di adottare questo regolamento – l’intervento di Riccardo Pizzi, vicesindaco con delega allo Sport -. Purtroppo, parlo per esperienza, perché nell’area sportiva installata all’aperto nel Parco della Pace vedo spesso bambini piccoli usare gli attrezzi anche senza il controllo dei genitori, poi chiaramente ognuno se ne assumerà la responsabilità ma dovrebbe essere il buon senso dei genitori a fare in modo che controllino cosa fanno i loro figli». C’è poi la piaga dei teppisti.
«Ringrazio per questo regolamento – ha detto Massimo Montesi, capogruppo di Fratelli d’Italia – servirebbe anche un maggior controllo perché abbiamo avuto segnalazioni di atti vandalici fatti da gruppi di adolescenti di varie fasce di età, che si recano con l’intento di danneggiare le attrezzature a disposizione di tutti. Se rotte possono poi risultare pericolose per i bambini. Bisogna mettere in preventivo un’opera di controllo e dissuasione verso questo malcostume». Polemiche le ha sollevate Gennaro Campabile, consigliere comunale di Amo Senigallia, con un passato da assessore allo Sport.
«Si tratta di spazi che, all’interno dei parchi, permettono ai nostri ragazzi di divertirsi liberamente. Mi sembra un po’ eccessivo – ha lamentato – ne impediamo così l’utilizzo ai minori di 14 anni perché se non c’è con loro un genitore non possono giocare. Avrei proposto un regolamento educativo sulla convivenza civile, i parchi e le aree gioco sono luoghi educativi».
C’è anche un’altra disposizione che ha fatto discutere: l’utilizzo delle stesse aree dal sorgere del sole a mezz’ora dopo il tramonto, fatta eccezione per quelle dotate di un impianto d’illuminazione.
«Il sole tramonta alle 17 e i giovani prima studiano o sono impegnati in corsi o stanno a scuola perché poi il sabato non c’è lezione – prosegue Campanile -. Questo regolamento mi sembra più un modo per lavarsene le mani, se succede qualcosa. I genitori oggi fanno già fatica ad andare ai colloqui o ai saggi, figuriamoci se vanno al parco e stanno lì con te. Un conto se sei piccolino ma da 11 a 14 anni parliamo di ragazzi delle medie». Il vicesindaco era disposto anche a un ulteriore approfondimento. «Se ritenete necessario tornare in commissione il regolamento può essere oggetto di un’ulteriore riflessione e discussione, ci mancherebbe altro – ha concluso Pizzi -. Sull’orario è ovvio, però, che senza illuminazione un impianto non si può utilizzare».
Il regolamento è stato, infine, approvato con due emendamenti, presentati dal sindaco. Per le aree dotate di illuminazione è stato aggiunto che “gli orari di accessibilità saranno indicati da apposita cartellonistica” nel secondo più in generale che “le indicazioni di utilizzo di cui al presente regolamento, saranno inserite in apposita cartellonistica che verrà installata presso le aree sportive all’aperto interessate”.
Il regolamento prevede poi una serie di divieti come l’accesso in caso di condizioni meteorologiche tali da rendere pericoloso l’utilizzo della struttura e con mezzi motorizzati. Vietato introdurre contenitori di vetro; introdurre animali, qualora previsto dal cartello affisso nell’area; tenere comportamenti pericolosi e scorretti per se stessi e nei confronti di persone e cose; usare l’impianto e gli attrezzi personali in maniera impropria; deturpare, imbrattare le attrezzature e/o sporcare con ogni genere di rifiuti; danneggiare o modificare in qualsiasi modo la struttura; non è consentito ad alcuno di introdurvi altra attrezzatura fissa o mobile; la riproduzione di logotipi o l’applicazione di adesivi sulle strutture o l’affissione di striscioni pubblicitari senza l’autorizzazione del Comune di Senigallia. Per chi sgarra sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.
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