Estorsione aggravata,
in carcere un 59enne:
deve scontare quasi 2 anni

ANCONA - Vittima un imprenditore falconarese del settore dolciario. Il gruppo aveva tentato di costringerlo a consegnare 5mila euro attraverso minacce, con il recapito di un proiettile nella cassetta delle lettere

Le indagini erano state svolte dalla Squadra Mobile

Doveva scontare una condanna definitiva di 1 anno, 8 mesi e 19 giorni di reclusione per il reato di estorsione continuata in concorso.
Così, un 59enne italiano è stato arrestato nella tarda mattinata di martedì, a seguito del ripristino dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal procuratore della Repubblica del tribunale di Ancona.
I fatti risalgono al 2013 e si sono verificati a Falconara.
L’arrestato era stato oggetto di indagini da parte della Squadra Mobile dorica, anche tramite intercettazioni telefoniche, che avevano accertato la sua responsabilità penale in concorso con altre due persone.
L’attività estorsiva era stata perpetrata ai danni di un imprenditore falconarese del settore dolciario.
Il gruppo, infatti, aveva tentato di costringere la vittima a consegnare 5mila euro attraverso minacce, effettuate con telefonate, scritti anonimi e, in un episodio particolarmente grave, con il recapito di un proiettile nella cassetta delle lettere dell’abitazione dell’imprenditore.
Il tentativo di estorsione fu sventato dalla Squadra Mobile, che nell’ottobre del 2013 arrestò l’uomo, principale attore della vicenda, eseguendo una misura cautelare degli arresti domiciliari.
Dopo un lungo iter giudiziario, culminato nel rigetto del ricorso da parte della Corte di Cassazione nel novembre del 2020, la condanna definitiva è stata ripristinata.
L’uomo è stato rintracciato, arrestato, e dopo le formalità di rito è stato accompagnato nel carcere di Montacuto per l’espiazione della pena residua.

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