Castelfidardo lancia la candidatura Unesco
per la fisarmonica: «Un patrimonio vivo»

IL PROGETTO di salvaguardia è nella sua fase cruciale: il tavolo di esperti condivide i primi risultati della catalogazione su saperi artigiani e pratiche musicali

Un momento del Tavolo

Il progetto per la candidatura della fisarmonica come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco ha raggiunto una fase cruciale, con un nuovo slancio da parte delle istituzioni e della comunità di pratica.
L’obiettivo è salvaguardare e valorizzare a livello internazionale l’arte musicale e il “saper fare” artigiano legato a questo strumento.
Sotto il coordinamento tecnico-scientifico di Patrizia Nardi, si è tenuto un tavolo di confronto internazionale che ha condiviso i primi risultati della ricerca condotta dall’antropologa Luisa Vietri e dall’etnomusicologo Roberto Lucanero.
Il lavoro di ricerca ha prodotto 18 schede ricche di interviste, immagini e video che narrano le abilità artigianali, le competenze e le storie di vita legate alla produzione di fisarmoniche e organetti. Questo materiale sarà caricato sul Catalogo Generale dei Beni Culturali del Ministero della Cultura.

Il gruppo

Gli esperti hanno sottolineato che il patrimonio della fisarmonica è «vivo, in costante movimento, con un linguaggio universale», incarnando perfettamente i criteri della Convenzione Unesco 2003.
Patrizia Nardi ha definito questa catalogazione come «un’azione propedeutica strategica» per implementare il dossier, volta a creare sinergie e collaborazione internazionale per la salvaguardia di questo patrimonio storico e culturale che ha caratterizzato Castelfidardo per oltre un secolo.
Il progetto riceve il sostegno delle istituzioni locali e di importanti enti nazionali, tra cui il Servizio Unesco del Ministero della Cultura, la Soprintendenza e l’Anci.

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