«Stamattina, in Commissione per la presentazione del Dup, documento unico di programmazione 2026 – 2028, l’atto più importante per l’Amministrazione, non era presente il sindaco, mentre, da sempre, l’atto è illustrato proprio dal primo cittadino, sostituito in questo caso dal vicesindaco Zinni; come se non bastasse, la maggioranza di destra non è riuscita a garantire il numero legale – ovvero il numero minimo di consiglieri presenti per il corretto insediamento della commissione – e la seduta è saltata, senza neppure l’illustrazione». A commentare è il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ancona. La VII Commissione aperta e chiusa dopo l’appello, è stata aggiornata a domani mattina.
I dem puntano il dito su una serie di episodi che sono successi ieri nell’aula consiliare. «Per la prima volta nella storia di Ancona, un assessore del nostro Comune è stato invitato a uscire dall’aula, al secondo richiamo, dal presidente del Consiglio. Così, è stato accompagnato fuori dalla polizia locale. Tutto è nato da una interrogazione della consigliera Giangiacomi, che stava semplicemente riportando alcune segnalazioni relative al fatto che la città è evidentemente sporca e in degrado: il risultato? L’assessore ai Lavori Pubblici ha dato in escandescenze».
Proseguono poi nel ricordare «il fatto amareggiante, arrivato nella stessa seduta in cui è stata bocciata una bella proposta sull’educazione affettiva nelle scuole di cui il primo firmatario era il consigliere Andrea Vecchi. Nonostante la minoranza avesse accettato tutte le proposte di emendamento della maggioranza, la destra è riuscita a bocciare anche questa mozione, che affronta un tema fondamentale e attuale, che tocca la violenza sulle donne e che dovrebbe unire e non dividere. L’aspetto peggiore, però, è che in aula la destra ha sostenuto che il femminicidio non esiste: secondo qualcuno, andrebbero classificati come omicidi, senza particolari caratterizzazioni. Colpisce che tutto ciò è avvenuto proprio nella stessa aula dove, per anni, il nostro Comune ha promosso azioni concrete contro la violenza sulle donne, supportando donne e associazioni che aiutano altre donne vittime di violenza. Peraltro, questo dibattito offensivo e surreale si è consumato nel silenzio assoluto dell’assessore alle pari opportunità; ci domandiamo con quale coraggio Orlanda Latini presenterà le prossime iniziative contro la violenza sulle donne, dopo le dichiarazioni della sua collega di FdI .Più che una grande Ancona, una grande inadeguatezza. E no, la nostra città non merita questo» conclude il gruppo consiliare del Partito Democratico.
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