Inquinamento e qualità dell’aria:
«Che fine ha fatto il Pia2?»

ANCONA - Il Comitato Porto-Città torna a rilevare che «traghetti e navi da crociera continuano a sostare sotto le nostre finestre» piuttosto che essere spostati, a esprimere contrarietà «alla realizzazione di altri parcheggi in centro, in quanto ulteriori attrattori di traffico» e sull’investimento per il verde ritiene che «nel prossimo anno è pari a zero»

Il porto di Ancona

«Passato e presente: dal Pia (Progetto inquinamento atmosferico) emerse che nelle zone attorno al porto la qualità dell’aria non è affatto buona con conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita: dal 2013 al 2017, 110 morti prematuri all’anno con una maggiore incidenza nelle zone anzidette. Da quel dì ad oggi nulla più sappiamo ma una cosa la vediamo sotto i nostri occhi e cioè che non solo nulla è cambiato poiché Tir, traghetti e navi da crociera continuano a sostare sotto le nostre finestre ma che anche a livello sanitario nulla si sta facendo». Torna puntare l’indice sul problema inquinamento il Comitato Porto-Città di Ancona rilevando in una nota come «i cittadini devono pretendere che gli ospedali registrino i fattori di rischio legati alle malattie respiratorie e cardiache sia quando si arriva in pronto soccorso sia quando si entra nei reparti di elezione. Durante lo studio del Pia vennero utilizzati appositi questionari all’ospedale di Torrette ora il nulla. E non solo. I parametri che emersero dal Pia rispettarono le norme nazionali e comunitarie, alias D.Lgs 155/2010, ma nel 2021 furono pubblicate le nuove Linee Guida dell’Oms che abbassarono di molto quei parametri poiché al superamento di quei limiti molto più bassi già si osservavano gravi conseguenze sulla salute umana».

Il Comitato ricorda inoltre che «entro un anno tutti i paesi aderenti all’Ue dovranno recepire nella propria legislazione la Direttiva Ue 2881/2024 che prevede soglie notevolmente ridotte rispetto al Decreto del 2010. Ed in questa amena città ancora si sta facendo riferimento ai parametri che non possono più rappresentare la attuale qualità dell’aria, parametri tra l’altro rilevati dalla centralina di fondo della Cittadella che risultò, durante lo studio del Pia, sottostimare del 50% il biossido di azoto, responsabile delle malattie cardio circolatorie, e del 70% il particolato con diametro più grande, il Pm10, responsabile delle malattie respiratorie. – si legge nel comunicato – Ma andiamo avanti. Alla luce di quei risultati durante una intervista il prof. Bonifazi indicò alcune misure per ridurre l’inquinamento tra cui elettrificazione delle banchine, spostamento dei traghetti altrove, facendo però attenzione a non inquinare altre zone come Archi, Stazione e Piano, mentre sul piano della città contrarietà alla realizzazione di altri parcheggi in centro, in quanto ulteriori attrattori di traffico, aumento di aree pedonali, censimento del verde, sostituendo gli alberi allergizzanti con altri più compatibili, aumento del verde specie nelle zone più a rischio come deterrente all’inquinamento e alle isole di calore..ricordiamo che l’ozono, responsabile di gravi sintomi respiratori negli asmatici e nei bronchitici cronici, si forma a partire dagli ossidi di azoto e da composti organici volatili sfruttando i raggi ultravioletti del sole… in tal senso le microforestazioni urbane, specie nelle zone più a rischio, potrebbero contenere lo sviluppo di ozono e quindi le conseguenze sulla salute».

Ultimo passaggio dedicato ad un ulteriore nodo da sciogliere: i nuovi parcheggi «che questa Amministrazione comunale ha intenzione di costruire in centro.. costo stimato per il parcheggio in via del Faro con distruzione di un bellissimo giardino e abbattimento di circa 45 alberi 1.200.000 euro, investimento per il verde nel prossimo anno pari a zero. Ora ci rimane il rammarico per non aver avuto un Pia2 che avesse proseguito quel percorso per mettere in campo azioni se non per eliminare ma almeno per ridurre le fonti emissive e per proseguire il controllo della matrice aria anche a livello sanitario. Buon compleanno Pia!» conclude il Comitato Porto-Città di Ancona

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