Sfrecciano come bolidi su monopattini e biciclette elettriche tra i pedoni che passeggiano per Viale della Vittoria e Corso Carlo Alberto. «Molti passanti devono stare attenti perché rischiano degli incidenti, soprattutto mamme con le carrozzine e bambini piccoli oppure persone che portano a spasso loro cagnolino. Che cosa intende fare l’Amministrazione comunale per risolvere il problema nel rispetto delle regole dei Codice della Strada?» ha domandato oggi pomeriggio in aula la consigliera Fabiola Fava (FdI) al vice sindaco di Ancona.
Giovanni Zinni ha ammesso di aver ricevuto più di una lamentela confermando le preoccupazioni della consigliera di maggioranza. «Se noi andiamo ad analizzare gli incidenti stradali che hanno visto coinvolti i velocipedi quindi biciclette assistite e non assistite o monopattini, al Viale della Vittoria, constatiamo che la Polizia locale ne ha registrato solo uno nel 2024 e zero dal primo gennaio 2025 a ad oggi mentre le sanzioni elevate per gli stessi mezzi nel 2024 sono state dieci, di cui zero al viale della Vittoria e nel 2025 sono stati invece la bellezza di 118 di cui 3 sempre al viale. – ha elencato Zinni – Evidentemente il fenomeno dell’utilizzo di questi mezzi si è intensificato e probabilmente si è intensificato anche in luoghi dove non si può andare, anche se per la Polizia locale di per sé non rappresentano un pericolo per la circolazione stradale».
Di qui è scaturita però una riflessione di natura politica.
«Dovremmo decidere noi all’interno della maggioranza. che cosa immaginiamo per Viale della Vittoria e Corso Carlo Alberto. – ha aggiunto il vice sindaco – Se penso a qualche ragazzino in bicicletta, francamente mi viene da dire che è meglio che pedali in Viale della Vittoria piuttosto che sulla carreggiata, ma per gli autoveicoli in uso ad adulto come mezzo alternativo privato, mi viene da dire che è meglio che vadano sulla carreggiata. La velocità di un monopattino impatta molto. Dopo esserci confrontati con la Polizia locale, dovremo prendere una decisione di fondo, sapendo che qualcuno resterà scontento perché accontentare tutti non sarà possibile. Sappiamo che c’è una percezione soprattutto degli anziani di pericolosità. Resta una disponibilità di fondo, da parte mia non ho pregiudizi in questo senso: bisogna forse cercare di far andare in queste zone innanzitutto quei mezzi che vanno alla stessa velocità di una persona a piedi o poco più, non certo quei mezzi che invece iniziano ad avere velocità più sostenute. E’ una riflessione che in una qualche misura dobbiamo avviare per fare una scelta concordandola con la Polizia locale in base alle norme del Codice della Strada» ha concluso Giovanni Zinni.
(Redazione CA)
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