Cantiere nella vecchia ala
della ‘Bruno da Osimo’, lavori al palo

OSIMO – E’ emerso ieri pomeriggio in Consiglio comunale durante la discussione della interrogazione presentata da Progetto civico Osimo 2030. Una situazione critica per il rispetto delle scadenze del Pnrr e «non si ha notizia di eventuali proroghe oltre il termine del 31 marzo 2026» ha spiegato la sindaca Michela Glorio. Il consigliere Matteo Sabbatini: «Questo rischia di portare a un altro cantiere probabilmente fermo per alcuni anni»

Il cantiere nella vecchia ala della scuola ‘Bruno da Osimo’ di via Santa Lucia in centro storico

Sono fermi i lavori del cantiere nella vecchia ala della scuola ‘Bruno da Osimo’. Su sollecitazione del comune di Osimo è stata più volte verbalizzato l’assenza della ditta appaltatrice dell’opera finanziata con i fondi Pinqua-Pnrr. Sono stati emessi diversi ordini di servizio per intimarne la ripresa ma l’impresa non ha riavviato l’intervento e ha infine rifiutato di sottoscrivere il contratto d’appalto. Una situazione critica soprattutto in vista del rispetto delle tempistiche e delle scadenze del Pnrr nel 2026. La situazione è emersa nel corso del Consiglio comunale, convocato ieri pomeriggio nella Sala Gialla, grazie a una interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Progetto civico Osimo 2030.

L’interrogazione è stata sollecitata dal fatto che il Comune beneficia di finanziamenti del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua) e tra gli interventi finanziati è prevista anche la riqualificazione dell’ala inutilizzata della “Bruno da Osimo”, con opere edilizie e urbanistiche destinate sia alla ristrutturazione dell’edificio sia alla realizzazione di abitazioni in regime convenzionato. Il progetto, come tutte le opere collegate ai fondi Pnrr, è soggetto a tempistiche stringenti e obblighi di rendicontazione, fondamentali per evitare la perdita dei contributi. In aula è stato spiegato che i lavori sono stati formalmente avviati, molti residenti hanno segnalato dubbi e preoccupazioni riguardo al reale avanzamento del cantiere, a possibili ritardi e alla mancanza di comunicazioni ufficiali e aggiornate da parte del Comune. Da qui la richiesta di chiarimenti con l’interrogazione «sullo stato attuale del cantiere di via Santa Lucia; la percentuale di avanzamento rispetto al cronoprogramma; la presenza di eventuali ritardi e delle loro cause; le misure correttive previste; gli importi finanziati e quelli già liquidati; eventuali comunicazioni da parte delle autorità Pnrr; la data stimata di conclusione dei lavori; e se siano previste forme di informazione pubblica destinate ai cittadini».

Michela Glorio

La sindaca Michela Glorio ha illustrato nel dettaglio la situazione, leggendo alcuni stralci di una comunicazione che il Comune ha inviato al Ministero e alla Regione Marche, In premessa ha chiarito che si tratta di una situazione ereditata dopo l’insediamento della nuova Amministrazione essendo stato il progetto seguito durante il Commissariamento prefettizio. Ha così analizzato punto per punto la cronologia degli atti, dall’approvazione del progetto esecutivo il 26 febbraio 2025, alla consegna dei lavori, fino ai verbali tra marzo e aprile, e alla successiva inattività dell’impresa appaltatrice selezionata da Invitalia. Glorio ha sottolineato che la direzione lavori, su sollecitazione del Comune, «ha più volte verbalizzato l’assenza della ditta e ha emesso diversi ordini di servizio per intimarne la ripresa».

Nonostante i ripetuti solleciti, i lavori restano al palo e l’impresa ha rifiutato di firmare il contratto d’appalto.«L’amministrazione ha quindi interloquito con Invitalia, Ministero e Regione Marche per verificare la possibilità di proroghe, la legittimità delle procedure e le soluzioni praticabili. Al momento il Ministero delle infrastrutture non ha notizia di eventuali proroghe che possono appunto prorogare questo termine del 31 marzo 2026 per la fine lavori che sono stati appaltati ad un’azienda individuata da Invitalia, un’agenzia governativa, appunto che ha l’onere e l’onore di prevedere, quindi di fare questi appalti e che poi mi sono iniziati i durante il periodo commissariale, quindi nel marzo e nel febbraio del marzo del 2025. Questa è la situazione in cui ci troviamo: abbiamo monitorato e anche chiesto alla direzione lavori di fare tutto il possibile per far riprendere i lavori della ditta, Ma la ditta si è praticamente rifiutata di continuare i lavori di firmare il contratto e di andare avanti. Adesso la procedura è tutta in mano al Ministero e a Invitalia» ha rimarcato la sindaca, aggiungendo che« gli enti hanno riconosciuto la correttezza della procedura comunale ma, allo stato attuale, non risultano proroghe dei termini Pnrr». Questo rende la situazione particolarmente critica per il rispetto delle scadenze.

Matteo Sabbatini

Nelle repliche il consigliere Matteo Sabbatini ha evidenziato come questa interrogazione si è resa necessaria proprio per colmare la mancanza di informazioni ai cittadini, criticando l’amministrazione per la scarsa comunicazione pubblica «nonostante i cantieri fermi stiano causando disagi nel centro storico». Pur riconoscendo la complessità della vicenda e il ruolo di Invitalia, secondo Sabbatini l’amministrazione comunale è tenuta a garantire piena trasparenza sull’andamento del progetto.«Era compito dell’amministrazione quanto meno dare un’informazione adeguata ai cittadini. Lo scopo della nostra interrogazione era questo: prima di tutto conoscere anche noi in consiglio comunale la situazione aggiornata e dare modo anche la cittadinanza di essere a conoscenza di questa situazione che rischia di portare a un altro cantiere probabilmnte fermo per alcuni anni» ha espresso con timore il capogruppo di Progetto civico Osimo 2030.

(m.p.c.)

 

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