E’ destinata a superare i 300mila euro la spesa per “Senigallia Magica, il Natale tra luci e sogni” che, solo di luminarie, installazioni e addobbi ha raggiunto quota 287mila euro. Vanno aggiunti i singoli eventi, compreso il cachet di Orietta Berti, che si aggira sui 20mila euro, ospite del concerto del 1° gennaio. Ma almeno sono piaciute? Nemmeno la maggioranza è compatta al riguardo. «Spesso, incontrando amici, mi viene chiesta una mia valutazione sulle luminarie del corso di Senigallia – interviene Luigi Rebecchini, consigliere comunale di Forza Italia -. Mi esprimo volentieri riferendomi solo alle luminarie lungo il Corso 2 Giugno (il mio giudizio non si riferisce a piazza Roma), costate 170.000 euro, cifra che si aggiunge ad altra importante cifra per le luminarie del resto della città. Le luci di Natale devono esprimere calore, dolcezza, armonia. Qui invece troviamo freddezza e disordine. Ecco perché il mio voto sulle luminarie del Corso è da bocciatura, voto 4.
Ottima l’idea degli alberi innevati lungo il Corso, con proprie lucine calde – prosegue Rebecchini -. Peccato che la loro bellezza venga completamente compromessa dai vasi cubici sottostanti, sovradimensionati perché atti a contenere anche i vari meccanismi per il lancio della neve artificiale sulla strada quando si svolge lo “spettacolo”. Questi vasi poggiano poi su delle basi, veramente orribili a vedersi, in cemento. Ogni base sostiene anche una struttura in ferro a vista, alta circa tre metri, su cui poggiano in alto altri meccanismi, tra cui fari girevoli che “lanciano”, sempre durante lo svolgimento degli “ spettacoli” programmati, fastidiose immagini geometriche luminose lungo gli edifici del corso. Il risultato finale è che la dolcezza degli alberi viene sovrastata dalla bruttezza di questi accrocchi che stanno sotto e accanto ad ogni albero. Veniamo ora alle luci poste in alto sempre lungo il Corso. Ci vuole una buona fantasia per riferirsi a delle lanterne. Luce fredda, di lanterna hanno davvero poco, inguardabili. Sarebbe stato meglio un semplice cielo stellato a luce calda, come in piazza Roma, e la doppia fila di alberi con le proprie luci, senza le enormi basi in cemento, senza le strutture a traliccio che stanno accanto e senza i fari, magari lasciando un sottofondo musicale natalizio. Avremmo speso un quarto della cifra e non avremmo avuto una pacchianata che merita giustamente un voto da bocciatura».
Il Pd non ci sta e ha scritto a Babbo Natale.
«Caro Babbo Natale,
come cittadini e cittadine senigalliesi quest’anno abbiamo deciso di scriverti tutti insieme.
Nella nostra città di Senigallia l’atmosfera natalizia non manca e siamo felici che ci sia modo di festeggiare, condividere e rendere vivace il centro. Ma, abbiamo scoperto che per le luminarie e tutti gli effetti speciali annessi sono stati spesi 287.000 euro: una cifra importante che di certo illumina e crea atmosfera, ma lascia un po’ in ombra i bisogni quotidiani di chi ci vive tutto l’anno.
Per questo ti chiediamo un piccolo grande regalo: aiutaci a ricordare a chi amministra la nostra città che la luce e la magia più bella è quella che migliora davvero la vita delle persone.
Molti sono i bisogni che potremmo coprire anche solo con una piccola parte di quella cifra destinata a servizi che illuminino il nostro futuro come, ad esempio: strade più pulite e curate, che rendano la città accogliente ogni giorno, non solo a Natale; luoghi per i giovani accoglienti e riscaldati (non come la Biblioteca lasciata senza riscaldamento in questi giorni) dove incontrarsi, studiare e crescere; strutture per lo sport e l’attività fisica, curate e gestite, accessibili a tutti, dalle palestre comunali, alle piscine, agli spazi all’aperto; servizi per le persone con disabilità, perché tutti possano vedere e apprezzare le luminarie. Non chiediamo magie impossibili: solo che chi guida la nostra città ascolti i desideri dei cittadini e investa le risorse in ciò che rimane, non solo in ciò che brilla per qualche settimana. Con affetto, i cittadini e le cittadine di Senigallia».
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