Multe, per il 2026 previste sanzioni
per 8.483.000 di euro ma il Comune
ne incasserà circa i due terzi

ANCONA – Sono i numeri stimati nello schema al Bilancio di Previsione 2026-2028 che fissa nel Fondo di dubbia esigibilità un 38% circa di sanzioni accertate ma di difficile riscossione. La giunta comunale ha valutato che i proventi effettivamente destinabili nel prossimo esercizio economico-finanziario sono pari a 5.186.109,08 euro, di cui 1.572.706,07 euro vincolati alle violazioni dei limiti di velocità rilevate con dispositivi. Autovelox, «i ricorsi potrebbero aumentare»

Alcune pattuglie della Polizia locale di Ancona al Passetto

 

Il comune di Ancona conta di incassare per il prossimo anno  8.483.000 euro complessivi  di sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada. Della somma totale, 2.572.500 euro arriveranno da sanzioni per eccesso di velocità. Numeri fissati nella proposta dello schema di Bilancio di Previsione 2026-2028 che approderà in Consiglio comunale prima della fine dell’anno e che da domani saranno messi sotto la lente d’ingrandimento durante i lavori delle Commissioni consiliari. Il Comune ha valutato però che i proventi effettivamente destinabili nel prossimo bilancio risultano pari a 5.186.109,08 euro, di cui 1.572.706,07 euro vincolati alle violazioni dei limiti di velocità accertate tramite dispositivi, dopo il calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità stimato perché molti utenti della strada indisciplinati, come accaduto in passato, potrebbero non pagare le multe accertate. Poco più del 38% degli oltre 8 milioni di euro quindi sarebbe di difficile riscossione (3.296.890,92 euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028) e va calcolato nella somma. Le ultime modifiche apportate dalla legge 25 novembre 2024, n. 177 «fanno ragionevolmente prevedere un significativo impatto sull’ammontare delle sanzioni che si andranno ad accertare con potenziali ripercussioni sia in aumento che in diminuzione» specifica la delibera, assunta dalla giunta comunale lo scorso 2 dicembre, ritenendo anche «verosimile ipotizzare un aumento dell’accertato in considerazione delle assunzioni occorse nell’anno 2025 e programmate per il 2026».

 

 

Sotto questo profilo vengono annoverate anche le criticità normative sugli autovelox, perchè gli strumenti di rilevamento devono essere sia «omologati che approvati». La giurisprudenza recente tende ad accogliere i ricorsi degli automobilisti quando questi requisiti non sono pienamente soddisfatti. «Ricorsi che verosimilmente potranno aumentare considerevolmente nel tempo, stante anche l’omogeneità della linea giurisprudenziale che si sta delineando tendente ad accettare i ricorsi proposti dagli automobilisti» evidenzia in un passaggio l’atto, chiarendo inoltre che «l’Amministrazione comunale ha continuato a tenere attivi gli strumenti di accertamento remoto in previsione di una possibile rimodulazione della normativa di riferimento anche in considerazione delle possibili modifiche strutturali attinenti la viabilità generale del Comune Ancona interessata da importanti cantieri che si collocano nei pressi dei rilevatori di velocità». Il riferimento è al dispositivo fisso sull’Asse nord-sud e a quello di via Flaminia, che, come ha già annunciato in Commissione in vice sindaco Giovanni Zinni, saranno spenti a breve per lasciare spazio rispettivamente ai cantieri della nuova pensilina e dell’Ultimo Miglio.

 

I controlli della polizia locale

 

L’esecutivo richiama poi i principali obblighi normativi che stabiliscono vincoli precisi sull’uso delle somme raccolte dall’erario comunale tramite multe: l’art. 208 del Codice della Strada disciplina la ripartizione delle entrate da sanzioni per finalità di sicurezza stradale, mentre l’art. 142, comma 12-ter, impone che i proventi delle sanzioni per eccesso di velocità accertate con strumenti automatici siano destinati integralmente a interventi di manutenzione e sicurezza delle infrastrutture, oltre al potenziamento dei controlli. Entrando quindi nel dettaglio i proventi delle sanzioni per eccesso di velocità (1.572.706,07 euro annui), saranno destinati al 100% a «interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali (compreso segnaletica, barriere e relativi impianti)» ma anche al «potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale (compreso le spese relative al personale)». Il 50% delle sanzioni generali (eccetto quelle per la velocità ) invece saranno spesi per la manutenzione e il potenziamento della segnaletica e dei semafori, l’acquisto e manutenzione dei sistemi di rilevazione, le nuove dotazioni veicolari, la pubblica illuminazione, l’accompagnamento pedonale, la gestione mezzi della Polizia locale e la previdenza integrativa degli agenti.

(Redazione CA)

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