Il centrosinistra deciderà l’11 gennaio chi candidare a sindaco tra Dario Romano e Marco Lion, in vista delle elezioni di primavera. Capogruppo del Pd il primo, Verde ma in veste civica il secondo. Gliel’hanno chiesto i cittadini, tramite una petizione. Scadevano nel pomeriggio di ieri i termini per consegnare le firme. Ne servivano 150 per partecipare alle primarie di coalizione. Oltre 700 quelle di Romano. Lion, invece, ne ha raccolte quasi 400 ma ne ha portate 200. Grande assente Gennaro Campanile, ex Pd, che ha fondato la sua lista civica Amo Senigallia. Non è tanto la sua mancata partecipazione, a scatenare interrogativi quanto il suo profilo basso dell’ultimo periodo e quel non voler prendere posizione nè per l’uno nè per l’altro. Resta a guardare l’ago della bilancia della politica senigalliese che nel 2020, staccandosi dal centrosinistra, ha di fatto consegnato la città al centrodestra di Massimo Olivetti. Non risponde.
Intanto per i due candidati che hanno firmato l’uno per l’altro, dimostrando grande rispetto e stima reciproca, è tempo di ringraziamenti anche se ancora c’è tanto lavoro da fare. «La prima fase del nostro percorso verso le primarie si è chiusa con un risultato che ci ha sorpreso e, soprattutto, ci ha dato una grande responsabilità – commenta Dario Romano -. In pochissimi giorni più di 700 persone hanno deciso di sostenere con la propria firma la mia candidatura alle primarie dell’11 gennaio 2026. In tanti, poi, non sono riusciti a firmare, avrei voluto accoglierli tutti ma il tempo era davvero poco. Recupereremo! Voglio ringraziare tutti: i tanti volontari che si sono messi a disposizione, chi è venuto ai banchetti, chi ha fatto domande, chi ha portato critiche costruttive. È così che intendiamo fare politica: in presenza, guardandosi negli occhi, ascoltando davvero. Rivolgo un sincero in bocca al lupo anche a Marco Lion per il percorso che ci vedrà entrambi protagonisti alle primarie dell’11 gennaio. Sarà un confronto sui temi. Leale, aperto e rispettoso, come merita questa città. Adesso inizia una nuova fase. Dalla prossima settimana partiremo con incontri, eventi pubblici, momenti di confronto nei quartieri e nelle frazioni. Sarà un cammino fatto di dialogo e partecipazione: non vogliamo parlare alla città, ma con la città. Perché queste firme ci dicono una cosa molto semplice: Senigallia ha voglia di esserci, di scegliere, di costruire. E noi ci saremo, insieme».
«Vogliamo esprimere un ringraziamento profondo a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che si sono fermati al banchetto in piazza Saffi a firmare per la candidatura di Marco Lion alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a sindaco di Senigallia – il messaggio del Comitato Senigallia Cambia – Cambia Senigallia -. Firmare ma anche, soprattutto, portare richieste, critiche, osservazioni e proposte concrete per la città. Molte delle persone che si sono avvicinate al banchetto hanno espresso perplessità sulla scelta dell’Amministrazione Olivetti di destinare circa 300 mila euro a luminarie, addobbi ed effetti speciali. Non si discute la legittimità del gusto o della scelta estetica, che per sua natura continuerà a dividere, ma si pone una questione politica centrale: quali sono oggi le priorità di una città? Quali bisogni vengono messi al primo posto quando si decide come utilizzare le risorse pubbliche? Accanto alle critiche, dalla piazza sono arrivate anche molte voci di sostegno, di incoraggiamento, di fiducia. Sono emerse tante idee per migliorare la città, proposte concrete su come rendere Senigallia più vivibile, più solidale, più attenta ai bisogni reali delle persone». «La democrazia non è uno spettacolo da guardare, non si nutre di effetti speciali, ma un esercizio quotidiano di responsabilità condivisa – afferma Marco Lion -. Le risorse pubbliche non sono un gioco di luci, ma un bene comune. Chiedere che siano usate per ciò che è urgente e giusto non è polemica: è rispetto verso chi ogni giorno fatica per vivere con dignità».
sa. mar.
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