Esce dal carcere e perseguita la ex,
scatta il divieto di avvicinamento

ANCONA - Divieto di avvicinamento a mille metri per un cinquantenne già noto alle forze dell'ordine. La donna viveva in un clima di paura tra minacce, telefonate ossessive e appostamenti

Foto d’archivio

Una lunga scia di minacce, telefonate ossessive e comportamenti persecutori si è interrotta con l’intervento della Polizia di Stato. Nei giorni scorsi è stata infatti eseguita una misura cautelare nei confronti di un uomo italiano di circa cinquant’anni, accusato di aver perseguitato una donna residente ad Ancona, già sua ex compagna. Il provvedimento, disposto dal Gip del Tribunale di Ancona, prevede il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa a una distanza non inferiore ai mille metri, oltre al divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo e l’applicazione del braccialetto elettronico.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura di Ancona, ha consentito di ricostruire una serie di episodi che si sarebbero verificati a partire dall’aprile 2025. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe messo in atto una condotta aggressiva e ossessiva nei confronti della donna, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale caratterizzata da dinamiche definite patologiche.

Un quadro che non sarebbe nuovo agli investigatori: l’uomo, infatti, era già stato condannato dal Tribunale di Milano per maltrattamenti e lesioni risalenti al 2023, fatti per i quali aveva scontato un periodo di detenzione terminato nell’aprile scorso. Proprio per sottrarsi a quella situazione, la donna si era trasferita ad Ancona, dove però sarebbe stata nuovamente raggiunta dall’ex compagno una volta tornato in libertà. Le presunte condotte persecutorie sarebbero riprese con telefonate insistenti, anche mute o provenienti da utenze non riconducibili direttamente all’uomo, messaggi di posta elettronica inviati da account con nomi falsi e improvvise apparizioni sotto casa, accompagnate da insulti e minacce di morte rivolte alla donna e al figlio. Una pressione continua che avrebbe provocato nella vittima un grave e perdurante stato di ansia e paura, tale da indurla a modificare le proprie abitudini di vita per timore della propria incolumità e di quella dei familiari.

Alla luce degli elementi raccolti, il giudice ha ritenuto necessario adottare una misura a tutela della donna. L’uomo è stato rintracciato dagli agenti a Senigallia, dove è stata data esecuzione al provvedimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X