Conerobus mette in strada
quattro nuovi veicoli:
due elettrici e due a metano

ANCONA - Presentati oggi nel capoluogo di regione, entreranno in servizio subito dopo l’Epifania sulle linee urbane ed extraurbane. L’iniziativa rientra nel piano di rinnovamento della flotta: dal 2023 sono state già sostituite 45 unità

I nuovi mezzi elettrici della flotta Conerobus

Quattro autobus di ultima generazione entrano nella flotta di Conerobus, che prosegue il rinnovo del parco mezzi puntando su sicurezza, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. Le nuove unità, due elettriche e due a metano, saranno operative subito dopo il 6 gennaio sulle linee urbane ed extraurbane, consentendo la sostituzione dei veicoli più datati. La presentazione si è svolta questa mattina in piazza IV Novembre, al Passetto, alla presenza del presidente di Conerobus Italo D’Angelo e del procuratore dell’azienda Paride Gasparini. «L’ingresso di questi autobus – commenta in una nota il presidente di Conerobus, Italo D’Angelo – rientra in una strategia di investimenti portata avanti con continuità negli ultimi anni. Tra il 2023 e il 2024 sono entrati in servizio 40 mezzi, ai quali se ne aggiungono altri cinque nel 2025: un risultato che permette di ridurre in modo significativo l’età media della flotta e di migliorare affidabilità e sicurezza del servizio».

I quattro veicoli sono dotati di dispositivi di sicurezza all’avanguardia. Sono presenti sistemi anticollisione Adas con sensori, telecamere e frenata intelligente a supporto del conducente, affiancati da videosorveglianza interna e dash cam. L’allestimento comprende anche impianti di filtrazione dell’aria, annunci vocali delle fermate e della destinazione, pensati per favorire l’accessibilità e migliorare l’informazione ai passeggeri, e sistemi di bigliettazione elettronica, che saranno attivi a breve. Gli interni, inoltre, sono realizzati con materiali di recupero, in linea con i principi di sostenibilità ed economia circolare. I due autobus elettrici, acquistati dal Comune con fondi statali e concessi in usufrutto a Conerobus, saranno impiegati nel servizio urbano di Ancona, in particolare sulle linee centrali a maggiore intensità di traffico. Possono accogliere circa 85 passeggeri, garantiscono un’autonomia giornaliera di circa 180 chilometri e vengono ricaricati durante la notte in quattro ore. Dispongono anche di sistemi di recupero dell’energia in frenata e di avanzate soluzioni di assistenza alla guida in grado di riconoscere pedoni e ostacoli anche in condizioni critiche e di controllare gli angoli ciechi. Completano l’allestimento le prese per la ricarica dei dispositivi mobili.

I due mezzi alimentati a metano saranno invece destinati alle linee extraurbane. L’acquisto è stato finanziato per l’80% con risorse regionali e per il restante 20% da Conerobus. Assicurano un’autonomia giornaliera di circa 300 chilometri e possono trasportare fino a 78 passeggeri, di cui 52 seduti. Per i rivestimenti interni viene utilizzata E-leather prodotta dall’azienda Lazzerini di Jesi, scelta per le caratteristiche di resistenza, igiene e semplicità di manutenzione.  Il rinnovo della flotta rappresenta un segnale concreto di rilancio per Conerobus che, pur operando in un contesto economico-finanziario complesso e gravato da debiti ereditati dalla precedente governance, continua ad investire nel trasporto pubblico. «Al momento del nostro insediamento – aggiunge il presidente – la società presentava un’esposizione complessiva verso banche e fornitori superiore ai venti milioni di euro, oggi ridotta a 17,6 milioni. La perdita registrata nel 2022, pari a 7,3 milioni di euro, ha inciso in modo rilevante sulla solidità patrimoniale».

In questo quadro è stato definito un piano di risanamento volto a riportare progressivamente i conti in equilibrio, tutelando l’operatività aziendale e i livelli occupazionali. Il percorso è oggetto di confronto con le rappresentanze sindacali e ha ricevuto una valutazione positiva da Umberto Massei, esperto incaricato di seguirne l’attuazione, che ne ha apprezzato l’impostazione complessiva e la coerenza delle azioni previste. «L’obiettivo – conclude D’Angelo – è riportare Conerobus all’utile entro il 2026. Il sostegno pubblico resta indispensabile per un servizio essenziale per la collettività, ma deve essere accompagnato da misure di efficientamento e di risparmio, già avviate dall’azienda».

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