Natale in albergo per Paolo il senzatetto
Conto pagato grazie a una colletta

FALCONARA - Si è costituto un Comitato per aiutarlo. Si chiama "Amici di Paolo e di tutte le persone in grave stato di povertà". La presidente è Nadia Mencarelli, la volontaria che l'ha affiancato fin da subito

La panchina dove ha vissuto Paolo

di Sabrina Marinelli

Ha trascorso la notte scorsa in albergo Paolo, l’ex imprenditore di Falconara che ha ricevuto un bellissimo regalo di Natale. Un letto caldo lontano da quella panchina che per mesi è stato il suo giaciglio di fortuna. Alcuni cittadini si sono costituiti in Comitato per aiutarlo. Si sono tassati per raccogliere dei fondi che gli permetteranno, intanto fino al 1° gennaio, di soggiornare in un hotel, “Amici di Paolo e di tutte le persone in grave stato di povertà”. Si chiama così il Comitato fondato da Nadia Mencarelli, la volontaria da sempre al suo fianco. Altri cittadini l’hanno poi sostenuta. C’è stato anche un ex commerciante che gli ha messo a disposizione una stanza con bagno fino a lunedì. Poi ha dovuto lasciarla. Proprio per non farlo tornare sulla panchina il Comitato gli ha regalato un Natale sereno. «Fino al 1° gennaio starà in albergo a spese nostre – spiega la presidente Nadia Mencarelli – ma non abbiamo ulteriori risorse economiche. Serve ancora aiuto. Il nostro è un neo Comitato con quattro fondatori, per ora. Poi, dopo le feste, si iscriveranno altre persone che hanno deciso di sostenerci. Abbiamo contattato anche l’amministratrice di sostegno per chiedere una mano e un confronto urgente per concordare un progetto di reinserimento socio – economico». Il 64nne ha dormito per quasi sei mesi sopra una panchina del piazzale Sant’Antonio di Padova, di fianco al Convento dei Frati Francescani.

L’ambulanza che l’ha soccorso

Una sera Nadia Mencarelli ha dovuto chiamare il 118. Stava male. E’ stato trasferito all’ospedale di Torrette dove l’hanno ricoverato per una polmonite. Appena dimesso è scattata la solidarietà per dargli un tetto sotto cui ripararsi in queste gelide notti. «Dopo le dimissioni ci siamo attivati con un cordone di solidarietà per non aggravare il quadro clinico – racconta la presidente – ospitandolo a nostre spese. Adesso stava in un locale attrezzato come appartamento, con letto, riscaldamento e servizi igienici. Purtroppo, ha dovuto liberarlo per fare spazio a un affittuario. Visto l’approssimarsi delle festività natalizie, abbiamo voluto fare un regalo a Paolo. Una permanenza in hotel, con la possibilità di un pasto completo, attorniato da tanti amici e conoscenti del passato. Gli abbiamo dato l’opportunità di non sentirsi escluso, emarginato neppure nel giorno del Santo Natale». Nadia Mencarelli, che l’ha fondato, ricorda che il Comitato è d’ispirazione cattolico – cristiana, e si basa su principi ispirati da San Francesco d’Assisi e da Santa Elisabetta d’Ungheria, protettrice delle persone più povere, degli ospedali e degli infermieri. «L’unico obiettivo – conclude – è trovare per Paolo una sistemazione definitiva e consona alle sue esigenze perché non può tornare sulla panchina, non lo permetteremo, ma non può nemmeno vivere in un albergo, che nemmeno possiamo permetterci».

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