Dal porto di Ancona a Lampedusa per salvare la vita di chi tenta il viaggio della speranza nel canale di Sicilia. E’ ripartita nella notte la motovedetta Cp285 della Capitaneria di porto di Ancona per prendere parte, per la terza volta negli ultimi quattro anni, alle operazioni di sicurezza e salvaguardia dei disperi in mare, messe in atto dalla settima squadriglia della Guardia Costiera a Lampedusa. L’unità di Ancona, al comando del primo maresciallo Massimo Capano, con 9 persone di equipaggio, si unirà alle altre unità navali, già di base a Lampedusa, per fornire il proprio contributo, alle dirette dipendenze del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera – che dalla Centrale Operativa di Roma coordina le attività operative nel Canale di Sicilia. Una esperienza unica nel suo genere, di forte impatto emotivo, come hanno potuto testimoniare gli stessi componenti del personale imbarcato, pronto e addestrato per far fronte alle attività di pattugliamento e ricerca in mare.
Un impegno che era valso anche il riconoscimento della città di Ancona con la benemerenza cittadina all’equipaggio comandato da Massimo Capano. La motovedetta, predisposta per attività di pattugliamento e ricerca e soccorso d’altura anche in situazioni particolarmente complesse ed in condizioni meteomarine sfavorevoli, è in grado di operare a grande distanza dalla costa, grazie alla notevole autonomia ed ai sofisticati sistemi di scoperta, controllo e di telecomunicazione in dotazione. Il suo rientro ad Ancona è previsto nei primi giorni di aprile. Il Direttore Marittimo delle Marche – Contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara, durante l’ultima riunione operativa, ha voluto rivolgere un personale saluto a tutto l’equipaggio ed augurare “Buon vento” per l’importante missione di salvaguardia dei migranti.
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