“Mi chiamano Zeppola, Rosso Malpelo, cicciona, perche esisti ancora? Forse la parola cicciona è quella che mi fa male di più. I compagni di classe non mi difendono. C è chi ride e chi fa finta di niente. Sul pullman mi prendono in giro”. Monica, una studentessa di 15 anni di Ancona che frequenta l’Alberghiero di Loreto è finita tre volte all’ospedale quando era ancora alle Medie perché vittima del bullismo dei suoi compagni di classe. La sua storia scolastica punteggiata di rapporti tormentati con gli altri studenti è stata raccontata ieri sera davanti alle telecamere di ‘#maipiubullismo’, nella terza puntata del programma di Rai2 che ha visto ospite Sergio Sylvestre, idolo di Monica e come lei vittima di insulti
“Molte volte davanti agli insulti sono rimasta zitta. In treno, davanti a un compagno che mi prendeva in giro gli ho mollato due schiaffi. Dentro mi sembro sbagliata, come se fosse stato meglio che non nascessi” ha confidato la studentessa a Pablo Trincia, il conduttore/coach, che dà voce ai ragazzi vittime di bullismo e si confronta con genitori e dirigenti scolastici per chiudere ogni puntata con un incontro chiarificatore tra il protagonista della storia e i suoi compagni di classe. “Loro – ha proseguito Monica- dicono sempre che sono una sbaglio della natura e mi viene da farmi delle domande. Fuori da scuola sto bene”. Monica frequenta la seconda classe e ha la passione del pattinaggio. Una volta è stata strattonata dai compagni e si è procurata delle lesioni cadendo a terra, un’altra volta è stata presa a pignate e a sassate fuori da scuola, alla presenza del padre. Nel corso dell’intervista Manuela, la mamma di Monica, ha rivelato che la figlia ha disturbi dell’apprendimento e problemi di socializzazione. “L’episodio che mi ha ferito di più? Quando è finita all’ospedale perche si era fatta male alla schiena. – ha ammesso – Se non avesse avuto lo zaino sulle spalle, sarebbe finita su una sedia a rotelle. L’avevano strattonata e sbattuta per terra. I genitori dei ragazzi erano stati contattati e avevano risposto ‘… sono giochi tra ragazzi…’’.
Per verificare che tutto il racconto della ragazza fosse fondato, ad inizio puntata Trincia le aveva messo nello zaino delle microcamere per registrare quello che le accadeva durante il giorno. I filmati hanno confermato: “….zeppola, zeppolina, scema…” parole che si sono sentite riecheggiare nel vocio fuori campo. “Non so se capiscono che sbagliano. Non sono cosa pensano dentro il loro cervello. Io non ho mai dato fastidio a loro. Cosa ho fatto di male? Non mi conoscono e non sanno come posso provare – ha commentato Monica – Non me posso più, non ce la faccio piu”. La morale della storia è arrivata con il monito del preside Gabriele Torquati che ha collaborato per ricucire lo ‘strappo’. “Ci sono delle cose inaccettabili – ha detto il dirigente scolastico al microfono del giornalista di Rai Due- Non pensavo che la situazione fosse questa. Noi interveniamo sempre per fare in modo che il fenomeno si blocchi. Mi dicono che la ragazza può aver provocato certi atteggiamenti, ma vedendo queste immagini che avete registrato non c’è provocazione che possa giustificare certi atteggiamenti. Cerchiamo di riportare armonia nella classe. Dobbiamo creare un ambiente accogliente”.
Sylvestre, che la ragazzina ha incontrato a Roma, l’ha confortata ricordando che anche lui è stato vittima dei bulli “Per alleviare il tuo dolore devi condividerlo. – gli ha consigliato il cantante vincitore del talent show ‘Amici’ di Maria De Filippi- Non abbassarti al loro livello, dai loro zucchero e mai dare il sale, anche loro soffrono. Fai bene a confidarti con i tuoi genitori io invece me le tenevo dentro le mie angustie. Quando ho scritto ‘Big Boy’ volevo ricordare proprio quel periodo, io ero un ‘grande ragazzo’ fragile dentro”. Poi hanno cantato il brano insieme. In chiusura di puntata l’incontro con la classe e le scuse per la ragazza. “Noi sbagliamo ad approcciarci con te ma anche tu non hai belle parole per noi. Anche tu dovresti cambiare” ha replicato una compagna di classe nel confronto organizzato dal conduttore della trasnissione. Il gran finale della puntata è stato scandito dall’arrivo a sorpresa nella cucina della scuola di Enrico Recanati, il più giovane chef stellato delle Marche. “Cercate di collaborare tra voi” il cuoco ha esortato gli studenti. Anche Pablo Trincia ha concordato. “Il vostro – ha ripetuto il presentatore – è un prodotto di squadra ma si lavora così anche nella vita” prima di lanciare il claim della trasmissione “Se subite atti di bullismo contattateci. Proveremo a dire insieme ‘#mai più bullismo”. Poi sono scorsi i titoli di coda.
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I bouli sono giovani ignorante e debole non vedono più d,El loro nazo bisogna ignore e dire con un sorriso grazie così si sconfige
Forza Monica pensa che non sei tu sbagliata ma le loro menti e le menti di chi non li educa…
In un paese che mobolita contro il razzismo..
Ricorda che chi offende in realta mortifica se stesso
Anche mio figlio matteo veniva preso di mira” x portava gli occhiali era timido da un bulletto che quando ho saputo chi era e anche lui aveva tanti difetti ben più gravi degli occhiali che portava mio figlio. Ho detto a Matteo che doveva dirgli due semplici parole e sicuramente lo avrebbe lasciato stare così è stato. Di bulli ce ne sono tanti ma…da soli non valgono niente sono delle pappemolli si fanno forti solo quando sono in gruppo .si può e di deve stroncare sul nascere i tanti bulli minchie”
I bulli sono persone malate
Vanno curate
Come i genitori…. che non hanno mandato i propi figli a quell’incontro!
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