Vittorio Possenti apre
le ‘Giornate dell’anima’

ANCONA – Primo appuntamento per la VI edizione del festival filosofico, giovedì prossimo, al Ridotto delle Muse con il docente membro del Comitato nazionale di Bioetica, della Pontificia Accademia delle scienze sociali

Al Ridotto del Teatro delle Muse, giovedì 19 aprile alle ore 17.30 inizia la VI edizione delle “Giornate dell’anima”. Sarà un filosofo a inaugurare la sesta edizione delle “Giornate dell’anima” dedicata ai “luoghi dell’anima”, ed è un filosofo che all’anima ha dedicato l’Annuario di filosofia “Seconda navigazione” (Mondadori). Vittorio Possenti, docente emerito di Filosofia politica all’Università di Venezia, dove dirige il Centro interdipartimentale di ricerca sui Diritti Umani, è membro del Comitato nazionale di Bioetica, della Pontificia Accademia delle scienze sociali, della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino e dell’Istituto internazionale Jacques Maritain. Il filosofo, che nel 2002 ha ricevuto il Premio Capri San Michele, è autore di numerosi volumi, in particolare vanno qui ricordati: Il nuovo principio persona (A. Armando) e I volti dell’amore (Marietti) perché offrono le coordinate per riflettere sull’anima come ciò che dell’uomo eccede la natura, la storia e la tecnica: di queste certamente l’uomo fa parte, ma in esse non si esaurisce, e questo fa la differenza. Da qui la necessità di educare a tale consapevolezza in termini specifici ma non specisti, in termini personocentrici ma non egocentrici.

“L’incontro – ricorda un comunicato della Diocesi – sarà presieduto dall’arcivescovo di Ancona-Osimo, mons. Angelo Spina, e introdotto da Giancarlo Galeazzi, coordinatore di questo Festival che intende coniugare cultura e spiritualità nella convinzione che di tale binomio ci sia un grande bisogno oggi, per evitare una cultura asettica e una spiritualità disincarnata. Da qui la necessità dell’educazione, che rappresenta dunque un luogo da animare fuoriuscendo dalle secche di una formazione che si riduce a istruzione nozionistica o informazione mediatica. L’imperativo pertanto è quello di contribuire a umanizzare, cioè coltivare e alimentare l’umano nell’uomo. A tal fine Possenti si appella a quello che chiama ‘il principio persona’ come principio che integra il ‘principio speranza’ di Bloch e il ‘principio responsabilità’ di Jonas, perché alla persona, alla sua dignità trascendente, occorre richiamarsi, per combattere quel progetto arrogante che è l’antropocentrismo moderno e quell’ospite inquietante che è il nichilismo postmoderno; l’alternativa è un ‘personalismo solidale’, sostenuto da filosofi come Jacques Maritain e Paul Ricoeur e da pontefici come Paolo VI e Francesco. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti”. (Info: 071.9943500)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X