Una città in bilico tra la distruzione e la paura causata da oltre tre anni di guerra, e la voglia di tornare a vivere. Così Luca Bargilli racconta la Bengasi che ha potuto visitare durante la missione di due settimane organizzata dal Committee Rebuilding Benghazi e il Committee Rebuilding University per alcune imprese di Osimo, Senigallia, Castelfidardo e Corridonia coinvolte nella ricostruzione della città libica. L’anconetano Bargilli, amministratore della Show Yourself, ha messo in mostra le fotografie scattate con il fotoreporter Giovanni Diffidenti, che lo ha seguito in questa missione approvata dall’ambasciata italiana a Tripoli. “Le immagini rappresentano la situazione attuale della città dopo i violenti scontri a fuoco che ci sono stati negli ultimi tre anni e mezzo nei due quartieri a ridosso del porto, nel cuore della città antica e nell’area dell’università – spiega Bargilli -. La mostra illustra la devastazoine dei quartieri Sabri e Città vecchia, ma anche la voglia di ricostruzione, per tentare di tornare ad una vita il più possibile normale. A questo proposito le immagini degli studenti universitari che hanno ripreso a frequentare le lezioni e gli scatti all’interno di una associazione culturale danno la testimonianza che un nuovo inizio è già cominciato”.
La ricostruzione è anche un’occasione economica per le imprese italiane e marchigiane, invitate alla prossima fiera in calendario dal 5 al 10 maggio a Bengasi, organizzata dalla società Show Yourself, in concomitanza con la conferenza internazionale “Rebuilding Benghazi City”. Bargilli ha incontrato nei giorni scorsi le piccole e medie imprese locali del territorio, durante appuntamenti organizzati con il sostegno della azienda speciale della Camera di Commercio di Ancona, Marchet, per presentare le possibilità di intervento delle aziende marchigiane. Le adesioni alla fiera per le imprese locali sono ancora aperte.
(foto Giusy Marinelli)
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