Esce Le Promesse di Notte
il secondo “corto musicale”
del cantautore anconetano Igor Pitturi

MUSICA - Il videoclip della traccia numero due del mini EP Aspetto un disco che anticipa l'uscita del secondo album dell'artista, è stato interamente girato nel Parco del Conero prima, dopo e durante la nevicata dello scorso febbraio. La musica si presta così a diventare colonna sonora di un racconto per immagini tra paesaggi ed atmosfere insolite. Un viaggio attraverso varie fasi emotive
Il trailer del

 

Il 34enne artista anconetano Igor Pitturi (foto di Futura Tittaferrante)

 

di Agnese Carnevali

“Dai se nevica giriamo un paio di scene”. Ha origine così l’idea videoclip de Le Promesse di Notte secondo estratto dal mini EP Aspetto un disco del 34enne cantautore anconetano Igor Pitturi e traccia che dà il nome all’intero album, secondo lavoro dell’artista, in uscita a fine maggio.

La neve è arrivata, quella che ha sommerso Ancona lo scorso febbraio. E così anche il video, interamente realizzato dalla sapiente mano di Ludovica Galeazzi, regista e videomaker, in un Parco del Conero dall’insolita veste bianca e sulle colline circostanti Ancona. «È andata così − racconta Igor −: abbiamo preso l’ombrello per coprire la camera ma ci siamo dimenticati i guanti. Dopo dieci minuti che giravamo ci siamo dimenticati anche di avere le mani. Tanto chi le sentiva più? Alcune scene le abbiamo girate a 50 metri da casa mia. Il canovaccio era l’idea del viaggio, l’attraversamento di diverse fasi emotive. Abbiamo trascorso un paio di pomeriggi a girare in macchina in cerca di posti che ci sembrava di ricordare più o meno belli. Un po’ di strade le abbiamo prese a caso, a volte facevamo inversione, altre piazzavamo la camera, e senza dirci granché stavamo a vedere che cosa succedeva, lasciando spazio all’improvvisazione».

Il video, che Igor definisce un “corto musicale”, è girato, come il primo, in presa diretta, suonato dal vivo. «L’idea alla quale abbiamo lavorato con Ludovica − spiega l’artista − non era quella del classico video musicale nel quale si va in giro con la chitarra a cantare, quanto quella di un racconto musicale organizzato per capitoli. È come se la canzone si prestasse da colonna sonora alla storia».

La band al completo, da sinistra: Riccardo Trasselli, Igor Pitturi e Alessandro Medi (foto Ludovica Galeazzi)

Nove i capitoli del racconto come nove sono i brani che compongono Le Promesse di Notte, il secondo disco inciso da Igor con il suo nome, dopo il primo Vesto male e l’esperienza con i Mannaggiatte. Brani tutti registrati nello Lunik Studio di Pesaro. Due i videoclip realizzati, ma l’intenzione è di girarli tutti e nove. Ad affiancare il cantautore, chitarra in spalla, Alessandro Medi alla batteria ed alle percussioni e Riccardo Trasselli al contrabbasso, che hanno collaborato anche agli arrangiamenti. Il lancio del disco è previsto per la fine di maggio e seguirà il mini EP Aspetto un disco uscito come anteprima e già disponibile negli store digitali con i primi tre estratti: Le tue mutande, Le Promesse di Notte Quando non ci sei. Tracce uscite secondo l’ordine che avranno nel disco. «È stata una scelta precisa − sottolinea Igor −. Non ho selezionato i singoli più orecchiabili, ma ho seguito un ordine cronologico. Sono i primi tre brani dell’album». L’idea del racconto e del viaggio che ritorna? «Sì, c’è una direzione, l’attraversamento di diverse fasi emotive, che poi magari ritornano, come avviene nella vita dove si alternano alti e bassi, momenti di euforia a momenti più introspettivi. Sicuramente nel primo pezzo Le tue mutande c’è maggiore distacco, è come uno shock emotivo, rispetto a Le Promesse di Notte che è un brano più introspettivo».

 

 

 

 

 

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