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Castelfidardo a 5 stelle
vara il reddito di cittadinanza:
250 euro per sei mesi

L’INTERVISTA – La città della fisarmonica è la prima delle Marche, seconda solo a Livorno in Italia. Il sindaco Roberto Ascani annuncia che potranno beneficiare in 30-40 e illustra i progetti 2017 per i suoi concittadini: dalla ristrutturazione del museo, all’organizzazione di un Pif più interccomunale e internazionale, fino alla realizzazione della nuova scuola media e all’implementamento della rete di videosorveglianza. Poi spiega perché ha deciso di aumentare le tariffe di alcuni servizi

Roberto Ascani (M5S, sindaco di Castelfidardo

 

di Maria Paola Cancellieri

E’ stato il primo della Provincia di Ancona nelle Marche ad essere eletto sindaco a cinque stelle. Adesso la città della fisarmonica che Roberto Ascani, 38 anni, consulente web marketing, guida da sette mesi sarà il primo Comune delle Marche a far partire il reddito di cittadinanza.

Sindaco Ascani dove troverà i fondi per attivare il progetto?

“Attingeremo circa 100.000 euro dalle risorse correnti del bilancio 2017. Certo sarà un piccolo aiuto che offriremo ai lavoratori disoccupati, però è un inizio per proporre un nuovo approccio al problema. Non si tratta di assistenzialismo ma di una nuova forma di equità sociale ben diversa dai palliativi che oggi il Welfare propone per aiutare la fasce deboli della popolazione. Siamo i primi nelle Marche ad attivare questa misura, in Italia l’ha già fatto solo la giunta di Livorno.

Come si articolerà il progetto e quanti potranno beneficiarne?

“Stiamo valutando di corrispondere una cifra di 250 euro per 6 mesi per dare respiro a 30-40 famiglie, a chi ha perso il posto di lavoro, da selezionare attraverso un bando per accedere ai contributi. Con gli uffici finanziari  del Comune, però, stiamo valutando se è possibile portare la cifra da corrispondere a 450 euro. L’obiettivo è quello di aiutare chi è disoccupato a riqualificarsi professionalmente e a ricollocarsi nel mondo del lavoro, ma chi beneficerà del reddito di cittadinanza dovrà rendersi disponibile anche per lavori socialmente utili. Il progetto prevede quindi il supporto di diverse aziende e l’apporto di una figura di intermediario tra l’amministrazione comunale e le imprese stesse che stimiamo possa percepire uno stipendio di circa 10.000 euro. Ci rendiamo conto che questo è solo un primo piccolo passo ma sarà un utile test per regolamentare i criteri di accesso a questi contributi che non favoriranno chi ha già goduto di aiuti dai Servizi Sociali. Pensavamo ad esempio di inserire nel bando criteri più restrittivi come aumentare il numero di anni di residenza in città estendendolo da 5 a 8-10 anni per garantire maggiore appartenenza al territorio ed essere sicuri di individuare persone davvero svantaggiate. In questi mesi mi è capitato spesso di parlare con disoccupati che non hanno neppure i soldi per pagarsi l’autobus e raggiungere un’azienda per consegnare il curriculum. L’altra ipotesi che stiamo vagliando è proprio quella di concedere il reddito di cittadinanza a chi ne avrà diritto sotto forma della gratuità dei trasporti pubblici o magari più precisamente del trasporto scolastico per chi ha figli. Il bilancio di previsione 2017 sarà votato a febbraio, ci stiamo lavorando”.

Castelfidardo, il palazzo comunale

Qual è il suo rapporto con i cittadini e le istituzioni sovracomunali?

“Sono stati mesi di lavoro intenso, questi primi 6 di mandato per me e la mi squadra, ma di dialogo continuo con i cittadini e gli uffici comunali. Molti ci esprimono il loro consenso e i rapporti con gli enti sovracomunali sono sempre stati improntati alla cordialità. Facciamo rete con gli altri Comuni e non veniamo visti come un elemento estraneo come accade al sindaco di Roma. Ma in futuro vorremmo essere considerati un po’ di più come città. Il polo industriale di Castelfidardo anche in passato avrebbe meritato più attenzione e aiuti più importanti da parte della Regione perché la fisarmonica è un fiore all’occhiello delle Marche, è un prodotto di nicchia non riproducibile in maniera industriale e rappresenta il Made in Italy,. E’ fondamentale e che questo nostro valore sia capito a fondo. E’ vero che è stata pubblicata la legge sulla fisarmonica e a breve scadrà il bando per i tirocinanti sulle professionalità della fisarmonica come gli accordatori. Si può fare di più, però”.

Molti l’apprezzano, ma non tutti: è serpeggiato in questi giorni il malumore per l’aumento delle tariffe degli affitti dei locali comunali anche per chi si sposa. Era sano il bilancio lasciato in eredita dalla precedente amministrazione?

“Si, abbiamo rilevato solo un forte indebitamento, mutui per 13 milioni di euro, nel vecchio bilancio e abbiamo iniziato un primo percorso che estinguere una buona fetta di mutui con una parte dei proventi che arriveranno dalla vendita delle quote Prometeo. E’ solo un’ipotesi per ora perchè con l’alinazione del pacchetto azionario vorremmo soprattutto finanziare la nuova scuola media. La rinegoziare era impossibile perché perché l’operazione era già fatta. Voglio invece chiarire che la scelta di rimodulare le tariffe è legata anche in questo caso a un concetto di equità sociale più che economico, i benefici per le casse comunali forse arriveranno solo in futuro. Con gli affitti delle sale per convegni o matrimoni incassavamo poco più di 2mila euro l’anno, insufficienti a coprire i costi del personale, delle manutenzioni e delle forniture energetiche, riscaldamento in primis. Ci siamo allora allineati ai Comuni limitrofi stabilendo che i costi d’ora in poi saranno uguali per tutti. Non ci sembrava corretto far pagare solo 8 euro a chi utilizzava la sala per più ore rispetto a chi lo faceva allo stesso prezzo solo per una sola. L’auditorium San Francesco, poi, chiesa del 1920 con elementi di pregio, oggi è diventato quasi un magazzino. Abbiamo in progetto un intervento di recupero per farla utilizzare dalle associazioni culturali o sportive, dalle scuole ma rispettando il decoro e la pulizia del locale. Nel prossimo consiglio comunale dimostreremo con delle foto in che condizione è ridotto l’auditorium. In quest’ottica abbiamo ritoccato le tariffe di affitto da 25 a 50 euro per 4 ore ma con la concessione del 50% di sconto agli eventi patrocinati dal Comune, in pratica 6.50 euro all’ora. Da regolamento, se l’evento è occasionale il locale potrà essere concesso anche gratuitamente, se invece si tratta di un affitto di 4 o 5 giornate va pagato il costo dell’affitto. E così faranno anche le scuole alle quali però abbiamo riservato la fruizione gratuita della sala in tre occasioni l’anno. Non è assolutamente vero che sposarsi a Castelfidardo ora costerà di più. Non c’è stata mai qusta intenzione anche perché nella nostra città i mtrimoni civili fanno concorrenza a quelli religiosi: nel 2016 io ho celebrato 14 dei 26 matrimoni civili e 2 unioni civili. Non c’e qindi alcuna volontà di tassare gli sposi”.

Il museo della fisarmonica di Castelfidardo

Dica la verità, si profilano altri aumenti nel 2017 per i fidardensi?

“La legge vieta di aumentare la pressione fiscale, quindi tutte le aliquote e addizionale Irpef resteranno invariate. La tariffa sulle mense scolastiche, servizio a domanda individuale, è stata invece aumentata 4 euro a pasto e il costo orario delle sale sportive è stato rincarato simbolicamente solo di un euro per non pesare troppo sui club sportivi che affrontano sacrifici economici. Faccio rilevare che le tariffe dei nostri impianti sportivi sono le più basse della Valmusone. Siamo un’eccellenza e gli unici ritocchi si sono resi necessari necessari sempre nell’ottica di quel principio di equità. Tra le società sportive auspico inoltre che ci sia più dialogo tra le diverse discipline sportive”.

E come giustifica il giro di vite sui biglietti d’ingresso del museo della fisarnonica passati da 3 a 5 euro a fronte di una diminuzione dell’orario di apertura o il taglio dei turni di reperibilità degli operai…

“Intanto abbiamo regolarizzato la retribuzione del personale del museo che prima veniva pagato con 7 euro all’ora mentre oggi percepisce il giusto compenso di legge, 10 euro l’ora. Avendo inoltre notato che c’erano molti tempi morti, abbiamo deciso di aprire il museo solo su prenotazione in certe ore durante la settimana. Ma per il museo della fisarmonica abbiamo grandi progetti. Non appena avremo completato le nomine della commissione museale e del museo del Risorgimento, cominceremo a studiare come mettere in rete le due istituzioni culturali, collegandole anche a quelle delle città limitrofe. Intanto nel 2017 il Museo della Fisarmonica sarà ristrutturato nel suo percorso grazie a un finanziamento regionale, all’insegna dell’innovazione e della tecnologia perché vorremmo inserirlo nel Google Institute. Tutti gli utenti della Rete potranno così visitarlo virtualmente. Abbiamo proposto anche un progetto di realtà aumentata dove gli utenti possono vedere le informazioni aggiuntive con l’utilizzo di un tablet o smartphone. Importante sarà anche la ristrutturare di una parte degli spazi museali danneggiati dall’umidità. Insomma vorremmo valorizzare le opere che custodisce proprio come avviene al Museo del Violino a Cremona. Li l’ingresso non costa 3 ma 10 euro e sono ben spesi. In futuro vorremmo ampliare i locali del museo o cambiargli del tutto sede. E’ un’itituzione culturale che accoglie 12.000 visitatori l’anno, ha respiro nazionale e non possiamo gestirlo come se fosse un contenitore culturale cittadino. Le risorse risparmiate con i tagli ai turni di reperibilità degli operai comunali, invece saranno destinate ad altri settori. Ci siamo accorti che a Senigallia o Chiaravalle agli operai venivano pagati solo 2 o al massimo 3 turni di reperibilità al mese, qui a Castelfidardo ben 4, troppi e non necessari. Certo dovremo ridefinire il servizio ma se con 2 turni ce l’hanno fatta i 45mila abitanti di Senigallia, possiamo farcela anche noi di Castelfidardo che oggi siamo in 19mila”.

Castelfidardo, l’area industriale del Cerretano

Oltre al reddito di cittadinanza, quale sarà il progetto clou quest’anno che inserirete a bilancio?

“L’evento cardine sarà di nuovo il Premio Internazionale della Fisarmonica che per la prima volta nel 2017 collegherà tutte le città della Valmusone. Seguiremo la Coppa del mondo della Fisarmonica che dal 4 al 9 settembre si svolgerà ad Osimo e dal 10 al 13 partirà il nostro Pif ancorato all’evento. Presenteremo il cartellone nei primi giorni di febbraio in Regione. In questa kermesse culturale si incastonerà anche la Coppia Pianisti d’Italia di Osimo. Siamo soddisfatti perché finalmente il Pif si mette in rete con il territorio. Si pensa erroneamente che i produttori di fisarmonica siano tutti concentrati a Castelfidardo e lo strumento più suonato nel mondo, porta ogni anno 250 partecipanti da 34 Paesi al concorso fidardense. E’ forse uno tra gli eventi più importanti delle Marche. Abbiamo pertanto coinvolto tutte le città e i produttori di fisarmonica o componenti dello strumento, da Numana a Camerano, passando per Osimo. Avremo un mese di eventi culturali irripetibili che attireranno tantissimi visitatori dall’estero e potrebbe essere coinvolti personaggi di rilievo dello spettacolo. Per ora non dico di più. Abbiamo inoltre pensato di fare un’anteprima del premio tra maggio e giugno per preparare la grande manifestazione di settembre. Ma l’assessore Ruben Citadini sta anche pensando di inaugurare una stagione lirica sinfonica per la nostra città legata alla fisarmonica e alla Scuola Civica di Musica Soprani e anche una stagione di prosa che non c’era mai stata”.

Ci sarà spazio tra gli investimenti anche per la nostra scuola media in questo 2017?

“Probabilmente sì. Dalle vendita delle nostre quote Prometeo, che non è più un settore strategico e non avendo fini istituzionali, contiamo di ricavare abbastanza risorse per riavviare anche il cantiere della scuola. Abbiamo già ricevuto delle offerte e da questa alienazione azionaria valutiamo di incassare circa 2 milioni di euro. In parte questo denaro sarà destinato in parte  alla realizzazione della scuola media che sarà però finanziata pure con l’accensione del mutuo  di 850.000 euro già acceso e con gli introiti della permuta di un terreno edificabile, esclusa dal nuovo bando che pubblicheremo. L’azienda che si aggiudicherà l’appalto sarà pagata per il lavoro che svolgerà. Certo però la costruzione della scuola è legata alla disponibilità delle risorse di bilancio. Oggi nel piano pluriennale delle opere pubbliche il progetto è inerito nell’annualità 2019, ma con la vendita avanzata delle quote Prometeo, l’iter per la realizzazione dell’opera potrebbe partire già alla fine del 2017. Puntiamo insomma ad anticiparne al realizzazione inserendola nel prossimo bilancio di previsione”.

Vuole invece rassicurare tutti i genitori sulla sicurezza dei plessi scolastici esistenti: sono arrivati i primi risultati sulla vulnerabilità sismica?

“Ancora non abbiamo li abbiamo ma preventiviamo già che 3 saranno le scuole sulle quali interverremo: la materna di Acquaviva, la scuola del Cerretano e la scuola media. Sulle medie faremo una prima parte dell’intervento perché tutta sarebbe troppo onerosa. Per il 2017 punteremo anche sull’edilizia scolastica e l’efficientamente energetico. Completeremo intanto la scuola di Sant’Agostino dove ci sono 2 aule incompiute, dotandola inoltre di un impianto fotovoltico. Nella scuola media invece abbiamo già sostituito le lampade alogene con le luci a led. Fino ad oggi si spendevamo circa 5-600.000 euro per l’illuminazione delle scuole. Abbiamo inoltre richiesto preventivi per valorizzare e illuminare adeguatamente anche le vie del centro storico”.

Castelfidardo, il, Comando della Polizia locale

La sicurezza, tra furti nelle scuole, aggressioni e droga, è un altra ferita aperta per Castelfidardo, come pena di rendere più ‘inviolabile’ e vivibile la città?

“E’ vero i furti sono aumentati, come le aggresioni. Intanto abbiamo cercato di potenziare la rete di videosorveglianza della città. Le telecamere, di buona tecnologia, si relazionano bene con quella della Questura e sono tate utili per indagini di polizia giudiziaria. Pertanto c’è in progetto di estendere la rete delle attuali 27 spycam implementadola con altri 10 telecamere fino a raggiungere il massimo di 64 telecamere per coprire tutto il territorio. Nelle scuole ci è stato consigliato di installare gli impianti di antifurto più che di video sorveglianza. Poi abbiamo rinnovato la convenzione con il Comune di Camerano per la gestione dei servizi di Polizia Locale cercando di limare le criticità che nel tempo erano emerse. E vorremmo migliorare questa collaborazione”.

Quali altri progetti le stanno a cuore a quali invece la preoccupano?

“Far passare la fibra ottica nella zona industriale del Cerretano per collegare anche l’Itis e le scuole con banda ultra larga è prioritario per me e la mia giunta. Tra 20 anni potremo riscattare la rete e questo obiettivo ci permetterà di pagare adesso un canone calmierato. Apriremo un bando per selezionare gli operatori che si rendono disponibili a creare questa rete. Per quanto riguarda invece l’immigrazione non abbiamo avuto richieste di asilo, ma siamo preoccupati per la richiesta del governo di 2,5 migranti ogni mille abitanti, a Castefidardo ne spetterebbero 50 e non abbiamo strutture adeguate per l’accoglienza”.

Le opposizioni si domandano infine se l’amministrazione comunale si accollerà i debiti della Pro Loco?

“Noi aiuteremo per quanto ci è possibile e controlleremo i conti in rosso pregressi, che ammontano a circa 105 mila euro, non dipesi da un unico soggetto, ma non ci saranno contributi a pioggia. Il Comune non può garantire di ripianare i debiti della Pro Loco, che deve ancora riscuotere da alcune aziende vecchie sponsorizzazioni. Si è ripartiti da una nuova compagine che si è assunta la responsabilità dei debiti in corso passo dopo passo. Noi possiamo aiutare dando in gestione alcune attività alla Pro Loco che certo rappresenta una risorsa molto importante per Castelfidardo”.

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