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Costa Crociere
anche questa estate
gira al largo da Ancona

TURISMO - I crocieristi vengono esportati: possono imbarcarsi sui voli in partenza dal Sanzio per il tour dei fiordi norvegesi. Per il terzo anno consecutivo, nessuna toccata nel porto dorico. Vania Bontempi (excursion manager) assicura: "Non ci siamo dimenticati di questo territorio"

Crociere nel porto in una foto d’archivio

 

di Agnese Carnevali

Nessuna toccata in porto per Costa Crociere che per Ancona preferisce la formula Fly & Cruise. Si vola dal Raffaello Sanzio, ma si naviga sui mari del nord. Tre le date scelte dalla compagnia crocieristica per far decollare dall’aeroporto delle Marche i suoi clienti e farli poi imbarcare sulle sue navi dirette alle Terre dei vichinghi, che viageranno tra i fiordi norvegesi, o tra le capitali del nord Europa per l’itinerario i Gioielli del Baltico. Partenze previste per il 30 giugno, 1 e 29 luglio a bordo di Boeing da circa 180 posti. «Costa ha introdotto questa novità quest’anno. Un modo, potremmo dire, per non tagliare il cordone ombelicale con Ancona e a dire che non si è dimenticata di questo territorio» commenta Vania Bontempi, excursion manager di Costa ad Ancona e titolare dell’agenzia Promise group. L’anno scorso la compagnia – la prima ad avviare il turismo delle crociere ad Ancona nel 2004 , per poi lasciarla alla vigilia del suo decimo anniversario nel 2014 – si era riaffacciata in città per una sola sosta. Una sosta tecnica per il suo riposizionamento sulle rotte estive. Una visita che aveva fatto sperare, però, in un prossimo ritorno. Nulla di fatto anche per quest’anno. Nessuna nave dal fumaiolo giallo farà ingresso, dunque, in città nell’estate 2017, ma la compagnia ha dirottato sull’aeroporto i suoi clienti. A partire da Falconara, persone del posto e turisti in transito, che giunti alla scalo regionale sono pronti però a decollare per altri lidi, bypassando Ancona, città dalla vocazione turistica ancora inespressa? Di certo c’è che i privati hanno iniziato ad investire sull’accoglienza, l’ultimo esempio la ristrutturazione del Grand Hotel Palace di lungomare Vanvitelli. Proprio in occasione della presentazione del nuovo hotel, sindaco Mancinelli ed assessore al Turismo Marasca hanno ribadito come il «turismo sia uno degli assi strategici di sviluppo della città» (leggi l’articolo). Ancona è pronta a diventare città turistica? «Il fatto che si stia ampliando e migliorando qualitativamente l’offerta alberghiera è già un buon punto di partenza – risponde Bontempi -. Certo per sviluppare certi mercati, penso ad esempio a tutto il settore della congressistica e più in generale a quello del Mice (Meetings, incentives, conferencing, exhibitions, ndr) che è uno degli aspetti trainanti del turismo, non abbiamo ancora strutture adeguate per diventare polo di riferimento, come sta facendo ad esempio Rimini, sia per mancanza di location dove far svolgere congressi da migliaia di persone sia per ospitare i partecipanti, pur potendo contare su provider locali di rilevanza nazionale ed internazionale».

 

 

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