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‘Il sorriso di Francesca’,
consegnata la borsa di studio

A Fabriano ogni anno un diplomando meritevole vince 1500 per proseguire gli studi universitari, grazie alla "Francesca Garzia Onlus", un augurio per i giovani per costruire una «migliore umanità»

 

di Sara Bonfili

«Nessuna morte deve andare dispersa»: questa la frase con cui a professoressa Isabella Marcellini ha aperto oggi (30 settembre) la cerimonia di consegna della IV Borsa di studio “Il sorriso di Francesca”, dedicata alla figlia, Francesca Garzia, scomparsa poco più che trentenne il 4 ottobre 2013. La ragazza era conosciuta in città, e la decisione di porre fine alla propria vita in un pomeriggio di quattro anni fa lasciò la comunità fabrianese attonita e un vuoto incolmabile nei cuori di parenti e amici. 

Da questa scomparsa, ogni anno si rinnova la consegna al Liceo Classico Stelluti di Fabriano di una borsa di studio per diplomandi meritevoli, affinché possano seguire i propri sogni universitari, finanziata dalla onlus Il sorriso di Francesca. La borsa 2017 di 1500 euro è stata consegnata oggi a Gioia Rista.  La Marcellini ha ricordato che«lei è tra noi, viva nella mente di Dio o in quelle molecole di cui Margherita Hack sosteneva la continuità vitale».

Parla senza mezzi termini di mercanteggiamento della persona, di una«realtà iniqua», in un’epoca in cui all’umanità si è sostituita la produttività, con riferimento esplicito allo stress lavorativo della figlia, per cui l’annuncio che sarebbe stata sostituita fu l’inizio del baratro e un dolore non sostenibile, «non perché non amasse la vita, ma perché la amava così tanto da esserne profondamente delusa». Nel suo intervento non sono mancati i riferimenti alla cronaca, con il caso di Michele, il ragazzo friulano che decise di togliersi la vita per motivi di lavoro, che nella sua lettera di commiato denunciava «no, non è questo il mondo che doveva esserci consegnato», e non sono mancate neanche le parole di incoraggiamento ai ragazzi, gli auguri per costruire una «migliore umanità».

Gioia Rista, Isabella Marcellini

Gioia Rista, Isabella Marcellini, il dirigente scolastico del Liceo Classico Denise Luigi Censi

Lacrime di commozione ed orgoglio per la ragazza premiata, presto studentessa in Psicologia, che ha parlato di «sublimazione del dolore» in opere artistiche o di bene, con grande ammirazione per i famigliari di Francesca Garzia. Note di emozione per il concerto  dei due Maestri Alessandro Santonocito al flauto e Andrea Mori alla chitarra, con “Histoire de Tango” di Astor Piazzolla e nella presentazione della professoressa Gaspari del professor Pieretti, titolare della cattedra di Filosofia teoretica, ex co-rettore dell’Universita di Perugia, professore emerito per i suoi 40anni di attività, che ha tenuto una lectio magistralis sull’uomo esistenzialista. 

Il docente di Filosofia teoretica dell'Università di Perugia Pieretti

Il docente di Filosofia teoretica dell’Università di Perugia Antonio Pieretti

Da Kierkegaard ad Heidegger, da Schopenhauer a Sartre, una ventata di storia del pensiero filosofico per gli interessati studenti dell’ultimo anno, riflessioni dello scorso secolo dilaniato dalle guerre e dai totalitarismi, che non sono mai datate, perché ricordano la fragilità dell’uomo nel vivere-per-la-morte, l’angoscia heideggeriana di fronte alle possibilità, il senso di colpevolezza e la successiva svolta all’impegno di Sartre, l’invito alla ribellione di Camus.

La lezione del professor Pieretti è scesa nei dettagli delle astrazioni, ma ha voluto essere una riflessione più ampia sull’uomo e il suo tempo, invitando a non dimenticare il dato reale, secondo il monito di Hegel: «il giornale è la tua Bibbia».

la madre di Francesca, Isabella Marcellini

 

il duo di musicisti che ha accompagnato la giornata

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