Capodanno silenzioso e senza il rischio di feriti dai petardi, o almeno così sperano i sindaci delle maggiori città della provincia di Ancona che hanno firmato le ordinanze e gli atti per vietare l’esplosione dei fuochi d’artificio. Botti e giochi pirotecnici banditi dunque, in tutto o in parte, da Jesi, Falconara, Senigallia, Ancona e Fabriano. Solo il sindaco Pugnaloni di Osimo ha evitato di prendere provvedimenti come invece hanno fatto i suoi colleghi. Motivo? Le forze in servizio della polizia municipale non sarebbero sufficienti durante la notte di San Silvestro per garantire il rispetto del divieto, che rischia perciò di essere un monito inutile. Inutile o meno, resta il deterrente della sanzione: varia da città a città, ad Ancona la multa è di 154 euro, a Jesi e Falconara si va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. Il divieto adottato dal sindaco Massimo Bacci dura fino alla Befana. L’ordinanza a Jesi infatti entrerà in vigore alla mezzanotte di sabato 30 dicembre e resterà valido fino alla mezzanotte del 6 gennaio 2018 in tutti gli spazi pubblici. A Falconara e Senigallia già da anni l’esplosione di petardi è vietata durante l’intero anno in tutti gli spazi pubblici. Ma il sindaco Brandoni consente una deroga: esplosioni possibili dalle 21.30 di sabato 31 dicembre e fino alle 2 di notte del primo gennaio, in totale poco più di quattro ore di tana libera a tutti. Per festeggiare in silenzio questo 2018 invece, il sindaco Mangialardi a Senigallia ha ripiegato su uno spettacolo pirotecnico fatto solo di luci, senza esplosioni. Ad Ancona, il sindaco Mancinelli ha adottato la linea più morbida: botti vietati in tutti gli spazi pubblici, ma solo dal 31 dicembre e al 1 gennaio. A Fabriano, il divieto è già contenuto nel regolamento di polizia locale all’articolo 27: esplosioni vietate negli spazi pubblici e ogni spettacolo pirotecnico deve essere autorizzato preventivamente dalle autorità. La regola però vale solo per le strade pubbliche o aperte al pubblico.
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Che tutti i comuni si adeguassero!
l’anno scorso ho dovuto chiamare il 112 perché la mia cagna andò in fibrillazione, spararono petardi e simili in luoghi vietati perché c’è un ordinanza di divieto che recita di non sparare nelle vicinanze di persone animali e luoghi di culto – ordinanza costantemente violata persino durante il sisma c’era chi si divertiva a sparare petardi e lo segnalai ad un organo nazionale.
Ben vengano multe salate e aggiungerei una videosorveglianza capillare
Era ora!!!!