di Gianluca Ginella
Ha vissuto per un anno e mezzo in albergo, a spese dello Stato dopo essersi presentato in una delle strutture che si trovano sulla costa dicendo di vivere in un comune del cratere e che non aveva più una casa. Scoperto e denunciato dalla Guardia di finanza nel corso dell’operazione Anubi. Non è un furbetto, o sciacallo, del Cas, la sua è una storia diversa. Dopo le scosse del 30 ottobre 2016 l’uomo si è presentato, nel novembre di quell’anno, in uno degli alberghi della costa messi a disposizione delle persone sfollate.
«Ha detto che viveva in un comune colpito dal terremoto. Giocando sul fatto della prima emergenza, è stato ospitato» spiega il capitano Antonio Di Palo, comandante della Guardia di finanza di Camerino. L’uomo, uno straniero che vive in Italia con la famiglia (è separato) ha vissuto in albergo per un anno e mezzo. Senza averne diritto. In effetti risultava avere la residenza in uno dei comuni del cratere ma di fatto era da tempo domiciliato altrove e non in uno dei centri terremotati. E così è riuscito a restare ospite, sulla costa anconetana, prima di un albergo, poi di un secondo. In tutto il suo soggiorno al mare è costato 20mila euro.
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