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Chiuso l’Hotel Gentile da Fabriano
che ospita anziani non autosufficienti

FABRIANO - Dopo il sopralluogo dei Nas che aveva messo in evidenza l'inadeguatezza della struttura rispetto ai servizi che deve svolgere e dopo la relazione dell'Asur, arriva l'ordinanza del sindaco. La chiusura scatterà tra un mese per consentire a Comune e famiglie di trovare soluzioni abitative alternative

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli

Chiusa la struttura per l’assistenza degli anziani realizzata all’Hotel Gentile da Fabriano, a Fabriano. L’ordinanza è stata firmata ieri mattina (26 novembre) dal sindaco Gabriele Santarelli, su richiesta dei Nas che hanno giudicato la struttura inadatta ad ospitare anziani e dopo le operazioni di verifica dello stato di salute delle 33 persone, in molti casi non autosufficienti, presenti nell’edificio. 

La richiesta di chiusura immediata era arrivata da parte dei militari dopo il loro sopralluogo di venerdì 16 novembre. «Ho atteso che l’Asur completasse le operazioni di verifica dello stato di salute degli ospiti dell’Hotel e ci inviasse la relazione finale poi non ho potuto non firmare l’ordinanza di chiusura come mi era stato già chiesto dai Nas», spiega il sindaco Santarelli. «Purtroppo – prosegue – a livello di Ambito e nella Regione Marche in generale paghiamo il prezzo dell’assenza di strutture idonee ad accogliere questo tipo di persone. I Nas nella loro relazione parlano apertamente di una struttura adibita a residenza per anziani senza la dovuta autorizzazione. L’ordinanza di chiusura firmata lunedì 26 è una diretta conseguenza inevitabile degli atti prodotti dai Nas dall’Asur. L’Unità Valutativa dell’Asur ha infatti rilevato che nella maggior parte dei casi degli ospiti sottoposti a controllo il tipo di assistenza necessaria è riconducibile a quella offerta nelle case protette, quindi quelle rivolte ai non autosufficienti. Durante la scorsa settimana ho incontrato numerosi familiari degli ospiti dell’Hotel ai quali ho cercato di far capire la situazione e abbiamo poi organizzato uno sportello di assistenza per cercare una soluzione adatta ad ospitare gli anziani. Ho anche inviato una richiesta alla Regione chiedendo al presidente Ceriscioli di finanziare gli 8 posti disponibili e convenzionati nella struttura di Cerreto d’Esi segnalando il problema sociale che si sta creando.
Proprio alla luce di questo problema che non potrà risolversi in tempi brevi, nell’ordinanza abbiamo deciso di assegnare altri 30 giorni per consentire di trovare la soluzione migliore per gli ospiti e creare, per quanto possibile, il minor disagio a persone già di per se fragili».

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