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Sequestrati beni per 2,5 milioni di euro
a un imprenditore di San Benedetto
(Foto e video)

SAN BENEDETTO - A una settimana dalla confisca di 1,1 milioni di euro a un imprendiore di Grottammare, la Guardia di Finanza pone fine all'attività dell'uomo, un pugliese stabilitosi in Riviera, che commerciava auto attraverso società amministrate da prestanome e familiari. Sigilli a cinque immobili in città

 

Secondo colpo, nel giro di pochi giorni, inferto dalla Guardia di Finanza nei confronti di due imprenditori che svolgevano attività illecite in Riviera. Il primo caso (Operazione Tesino) era esploso la scorsa settimana quando le Fiamme Gialle avevano proceduto a Grottammare alla confisca – per oltre 1,1 milioni di euro – del patrimonio di un uomo, compreso un villino sul lungomare che il Comune trasformerà in un residence per portatori di handicap. Il secondo in queste ore. Nel mirino della Guardia di Finanza, stavolta, un imprenditore pugliese stabilitosi a San Benedetto. L’ultimo capitolo della vicenda è il provvedimento emesso dall’Ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Ancona (su richiesta della Procura della Repubblica di Ascoli) con il quale è stato sequestrato l’ingente patrimonio, pari a circa 2,2 milioni di euro. La misura è stata eseguita dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli. Si tratta di un soggetto che dal 2000 è stato denunciato e condannato per reati di natura tributaria ed economica commessi nell’attività di commercio di automobili. Si trattava di società amministrate da cosiddetti “prestanome” e familiari dei quali l’imprenditore si è servito per effettuare investimenti patrimoniali di valore notevolmente sproporzionato rispetto alle fonti reddituali ufficialmente dichiarate al fisco.

Lo Scico delle Fiamme Gialle di Roma – il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata – ha avviato riscontri e accertamenti di carattere patrimoniale nei confronti dell’uomo e del suo nucleo familiare. Nella ricostruzione di 17 anni (dal 2000 al 2017) è risultata evidente la sproporzione tra investimenti mobiliari e immobiliari e redditi dichiarati, fino a superare i 2,5 milioni di euro. Appplicato il “codice antimafia”, la Finanza ha proceduto al sequestro di 5 immobili tra cui fabbricati a uso commerciale e appartamenti a San Benedetto e Orta Nova (Foggia), 2 aziende che commerciavano auto (una a San Benedetto e una in provincia di Potenza), 19 automobili (tra cui una Porsche da 200.000 euro) e 2 motocicli. Sequestrati anche ben 18 conti correnti e titoli di credito, preziosi di elevato valore (gioielli, diamanti, perle) rinvenuti nella cassetta di sicurezza in una banca.

Confiscato l’intero patrimonio (oltre un milione di euro) a un pregiudicato di Grottammare

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