di Gianluca Ginella (foto Fabio Falcioni)
Gli sono corsi dietro e in un attimo gli sono saltati addosso bloccandolo e mettendo fine a una mattina choc a Tolentino. Così due carabinieri hanno fermato Primo Romagnoli, che dopo essersi barricato in casa è uscito nudo in strada armato di fucile.
Una mattina choc quella iniziata alle 8,30 a Tolentino per il gesto di Primo Romagnoli, 53 anni, tappezziere. Forse per una depressione (dovrà essere accertato) l’uomo si è barricato nella casa di via Filzi al civico 13, dove vive col fratello e la madre (che non erano in casa e non sono stati ostaggio dell’uomo). I carabinieri hanno subito blindato la zona chiudendo la strada e quelle vicine. Sul posto è arrivato il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Michele Roberti, per coordinare le operazioni. Sono arrivati anche carabinieri del reparto speciale Sos (Squadre operative di supporto), de Tredicesimo battaglione Gorizia. Sono iniziate le trattative per convincere l’uomo a uscire e sono state condotte dal maresciallo Domenico Spinali de Reparto operativo di Macerata, uno dei carabinieri che poi hanno catturato il 53enne. I carabinieri sono entrati nella palazzina e hanno occupato il piano superiore, quello inferiore e il pianerottolo da dove parlavano con il 53enne. L’uomo però al negoziatore rispondeva facendogli eco, se lo chiama “Primo”, l’uomo rispondeva “Primo”. Poi intorno alle 11,30 si è sentito un colpo di arma da fuoco. Era Romagnoli che da dentro casa ha sparato per intimare di non entrare.
Alle 12,20 circa l’uomo ha aperto la porta di casa e nudo, fucile in mano, è uscito di casa puntando il fucile verso i carabinieri che erano su pianerottolo e scale. I militari si sono messi in sicurezza pronti a intervenire. Poi Primo Romagnoli è sceso in strada tutto nudo col fucile. Ai piedi aveva delle ciabatte di gomma che poi si è tolto. Ha percorso via Filzi e raggiunto l’arco di Porta del Ponte, per poi entrare in centro. È stato un fuggi fuggi. I carabinieri intanto gli sono andato dietro vestiti con giubbotti antiproiettile e caschi, mitra e pistole. Il colonnello Roberti ha guidato i militari a pochi metri da Romagnoli, dando indicazioni di stare pronti e attento perché nella zona c’erano le scuole. Romagnoli ha raggiunto via Bezzi. Ha fatto ancora qualche passo, due carabinieri gli si sono fatti sotto. Uno il negoziatore, l’altro un appuntato scelto del Sos. Ad un tratto, quando Romagnoli è passato sotto la ex scuola Bezzi e ha girato per il vicolo verso il centro i due carabinieri si sono messi a correre verso il 53enne. Questo si è voltato col fucile sentendoli ma i militari a quel punto gli sono saltati addosso e lo hanno bloccato. Romagnoli è stato disarmato e ammanettato, poi è stata chiamata l’ambulanza perché nella colluttazione ha riportato una ferita e sanguinava.
«L’uomo col fucile era dietro di noi, siamo scoppiate a piangere e ci siamo chiuse in una casa»
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