Aveva allestito nel suo appartamento una serra per la produzione di marijuana: il 25enne è finito in manette e la polizia ha sequestrato circa 700 grammi tra stupefacente già essiccato e piante. Ancora un significativo colpo è stato inferto dal personale del Commissariato di P.S. di Senigallia alla realtà locale dello spaccio e della produzione di sostanze stupefacenti. Gli agenti del Settore Anticrimine, coordinati dal vice questore Agostino Licari, costantemente impegnati nell’analisi del fenomeno e nella individuazione di soggetti gravitanti nel mondo dello spaccio e degli utilizzatori di sostanze, specie tra i più giovani, hanno effettuato un’attività di polizia giudiziaria che ha condotto alla individuazione di una coltivazione “a domicilio” di sostanza del tipo marijuana ed al sequestro di altra marijuana già essiccata e pronta per essere immessa nel mercato.
In particolare, i poliziotti hanno eseguito un controllo approfondito presso l’abitazione di un giovane senigalliese, poco più che 25enne, disoccupato. Questi, inizialmente negava di possedere sostanze stupefacenti poi, davanti ai poliziotti, è stato costretto ad ammettere di aver nascosto una busta piena di marijuana già essiccata e pronta per la cessione. Nell’occasione venivano trovati strumenti idonei al confezionamento. Ma gli agenti si sono ulteriormente insospettiti per il comportamento del giovane e, dalle ulteriori verifiche, hanno scoperto che, all’interno dell’abitazione, in una stanza, vi erano anche alcune piante di marijuana, giunte a diverso grado di maturazione, che lo stesso coltivava utilizzando i necessari prodotti. Inoltre il giovane era in possesso di tutta la complessa struttura idonea ad impiantare una coltivazione di cannabis -con tanto di telo oscurato, lampade UV, concimi e impianto di aerazione- in grado di produrre elevati quantitativi di sostanza stupefacente. I poliziotti del Commissariato di P.S. di Senigallia, dunque, procedevano a trarre in arresto il giovane per il reato di detenzione con fini di spaccio e coltivazione di sostanza stupefacente, sequestrando la sostanza e le piante trovate per un peso complessivo pari a circa 700 grammi. Il giovane, sottoposto agli arresti domiciliari, è stato poi condotto avanti al Giudice del Tribunale di Ancona per la convalida dell’arresto. Al termine del successivo giudizio direttissimo è stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione, con il sequestro della sostanza e di quanto utile alla coltivazione.
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