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Loreto, approvato il Piano Antenne:
nuove installazioni in zone non abitate
«Così proteggiamo il territorio»

IL PROGETTO è stato varato in Consiglio Comunale, il sindaco Pieroni: Siamo soddisfatti. «Vogliamo tutelare il nostro comune facendo sì che le antenne siano inserite in modo da non impattare su un territorio»

Il sindaco Moreno Pieroni

«Siamo davvero soddisfatti. Finalmente con questo nuovo regolamento possiamo dire di avere protetto la città di Loreto dalla proliferazione selvaggia delle future stazioni radio». Il sindaco di Loreto Moreno Pieroni annuncia così il nuovo Piano Antenne della città di Loreto, entrato in vigore ieri  dopo l’approvazione nel Consiglio Comunale straordinario della sera precedente. Un documento che sostituisce quello precedente, datato ormai 2001-2002 e non più in grado di sostenere le normative in materia che si sono susseguite negli ultimi venti anni, né di mettere a riparo la città dalla proliferazione selvaggia di nuove stazioni radio. «Siamo davvero soddisfatti – commenta il sindaco Moreno Pieroni – per il risultato raggiunto: abbiamo approvato un piano antenne che non si pone nella logica del ‘no’ a priori ai gestori di telefonia mobile, ma che tuttavia tutela il nostro comune facendo sì che le antenne siano inserite in modo da non impattare su un territorio che è relativamente piccolo, appena 17 chilometri quadrati, sia pure densamente abitato con i suoi quasi 13mila abitanti». Nello specifico, restano 3 i siti individuati per nuove installazioni, e tutti situati in zone non abitate: Monte di Foglia, Strada Provinciale Bellaluce (dei Pali) e Zona industriale Squartabue. D’ora in poi, le compagnie che vorranno situare le loro stazioni base nel territorio loretano, potranno farlo in questi tre siti, cha vanno ad aggiungersi alle 13 postazioni precedenti già presenti in città. «Abbiamo dovuto dare un’accelerazione notevole a tutto l’iter procedurale, anche in virtù di quanto accaduto nostro malgrado nel caso dell’antenna di Montorso, che è potuta essere installata proprio perché non si aveva ancora un nuovo piano regolatore delle antenne che potesse impedirlo, cosa che ci rammarica moltissimo – continua il sindaco – senza questo nuovo Piano ci trovavamo in una situazione di non copertura e ci aveva già raggiunto la richiesta di altre 15 antenne: non potevamo certo permettere che la città del Santuario della Santa Casa diventasse la città delle antenne. In questo devo fare un ringraziamento particolare all’ingegner Gallieni, che ha curato la stesura del nuovo piano, in collaborazione con il nostro ufficio tecnico». Non solo, molte compagnie telefoniche stavano già contattando privati cittadini per sondare le loro disponibilità ad affittare terreni per successive installazioni. «Era arrivato il momento di stringere e di chiudere una porta aperta che ci lasciava scoperti su questo fronte – aggiunge Fabiola Principi, assessore all’ambiente – la nostra premura era chiudere in tempi veloci per sanare un vulnus esistente attraverso questo nuovo documento che è stato redatto rispettando scrupolosamente tutti i passaggi tecnici e burocratici e grazie al contributo di tutte le forze politiche e grazie anche al prezioso lavoro dell’ufficio tecnico».

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