
Il momento dell’arresto
di Alberto Bignami
Mentre rimane in carcere il 24enne algerino arrestato ieri dalla polizia con le accuse di tentato omicidio, lesioni e resistenza, gli uomini della questura dorica continuano a scavare sul passato del giovane facendo emergere nuovi dettagli. Dopo l’arresto, gli agenti delle Volanti hanno ispezionato attentamente il parco Belvedere di Posatora trovando, nascosto nella vegetazione, tra rovi e siepi, un giaciglio nel quale il 24enne ha trascorso gli ultimi giorni di permanenza ad Ancona. Il capoluogo sarebbe infatti stato raggiunto da poco a giudicare dal “rifugio” che si era costruito. Ma alle indagini stanno lavorando anche i colleghi della Digos che stanno finendo di esaminare il contenuto trovato all’interno dello zainetto, subito sequestrato, che l’algerino aveva con sé e che ha perso nella fuga subito dopo il tentativo di affogare il diportista incrociato a Marina Dorica. All’interno sono stati trovati una copia del Corano, un foglietto scritto in arabo e banconote e denaro per un totale di una decina di euro. Sul Corano non vi sono sottolineature né altro che possa far pensare che il giovane sia un fanatico religioso.

La polizia a Posatora
Anche il fogliettino, da una prima traduzione che verrà poi maggiormente approfondita, non sembra contenere messaggi che facciano pensare a situazione che possano indurre ad allarmismi o cose simili. Ciò non significa che la polizia non continuerà il proprio lavoro in maniera più che prudente anche se la pista del fanatismo, sulla quale si è lavorato fin da subito, è per ora esclusa. Rimane però da capire cosa sia successo nella mattina di martedì, cosa sia scattato nella sua testa. Prima di essere condotto a Montacuto, il 24enne è stato visitato da uno psichiatra all’ospedale di Torrette: non è emersa l’incompatibilità con il regime carcerario. Studiando ed esaminando tutti i vari alias, i nomignoli dati durante i controlli avvenuti in Italia, e inventati perché sprovvisto di documenti, si è scoperto il passato dell’algerino. Tutte le denunce sono riconducibili a fatti commessi in Lombardia o Liguria, tra gennaio e agosto 2021. Compaiono furti in appartamento e nelle auto in sosta, uno scippo, una tentata violenza sessuale e un’aggressione avvenuta poche settimane fa a Milano: mentre pregava in un parco, inginocchiato su un tappetino, aveva improvvisamente aggredito una donna che passava di lì in bicicletta mordendola poi al collo. Di fatto, però, il 24enne è incensurato. Nessuna condanna passata in giudicato.
Tentato omicidio e lesioni: le accuse contestate al 24enne che ha seminato il panico
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