Cittadella, verrà demolito il chiosco-bar
«Struttura fatiscente e pericolante»

ANCONA - Dovrà essere messa in sicurezza la zona dove sorge il manufatto, compresa una parte delle mura storiche. Sulla recinzione già approntata verranno installati 60 metri di teloni traforati, che costituiranno il supporto per la collocazione di immagine fotografiche e grafiche di tipo bibliografico relative all’area

Il chiosco nel parco della Cittadella

 

di Giampaolo Milzi

Un secondo addio, sperando in un “arrivederci” non troppo lontano nel tempo, al popolarissimo chiosco-bar del parco della Cittadella, che verrà raso al suolo su decisione dell’Amministrazione comunale. Il motivo? «Attualmente esso risulta in uno stato di abbandono con elevate carenze strutturali causato anche dal lungo periodo di inattività per mancato rinnovo della concessione e del degrado evidente che l’hanno portato ad essere una struttura fatiscente e pericolante», come si legge nella determina dirigenziale municipale del 20 dicembre. Un secondo addio perché il primo si era concretizzato già agi inizi del 2019, quando la grande struttura ricettiva in legno aveva abbassato la saracinesca per scadenza della concessione comunale. Ma si supponeva una chiusura provvisoria. Tanto che nel luglio 2020 era stata varata l’asta pubblica per una concessione per 6 anni ad un nuovo gestore. Il precedente, quello storico, Andrea Misceo, noto per la grande simpatia e affabilità con gli utenti, che lo avevano affettuosamente ribattezzato lo “Smilzo”, dopo una lunga malattia è deceduto il 27 febbraio 2019 all’età di 71 anni.
Resta un punto interrogativo: come mai un anno e mezzo fa si era decisa la prosecuzione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande e successivamente, come ammette la stessa determina sopra citata, il manufatto è stato lasciato in abbandono tanto da diventare degradato, cadente e caratterizzato da fondamenta instabili?  Ma tant’è, la condanna a morte è stata sentenziata, c’è già il progetto per la demolizione, che vede come responsabile unico del procedimento l’ing. Riccardo Borgognoni, funzionario del settore municipale Manutenzioni, di competenza politica dell’assessore Stefano Foresi. Il quale ieri ha confermato «l’esigenza di mettere in sicurezza tutta la zona perché pericolosa» – una specie di piazzetta alla quale si accede più celermente dopo aver percorso un antico tunnel della cinquecentesca fortezza – «anche per problemi di staticità».

Uno degli ingressi del Parco Cittadella

Zona che infatti è stata già provvisoriamente recintata. Il progetto, che ha ricevuto l’ok del settore Beni paesaggistici della Soprintendenza unica delle Marche, punta comunque a salvaguardare l’aspetto estetico del luogo e in qualche modo a valorizzarlo. La messa in sicurezza riguarderà anche un tratto di mura storiche in laterizio del sito, vicine all’ex bar-chiosco, che saranno puntellate con tubi innocenti. Che però non saranno visibili, in quanto sulla recinzione già approntata verranno installati 60 metri di teloni traforati, che costituiranno il supporto per la collocazione di immagine fotografiche e grafiche di tipo storico e bibliografico relative all’area (una serie di pannelli che saranno realizzati dalla ditta Adv creativi).
Il progetto, finanziato per un importo comp0lessibo di circa 40mila euro e affidato alla srl “PSP” di Potenza Picena, dovrebbe entrare presto in fase di cantiere per essere completato entro la fine del febbraio prossimo. Già, resta comunque il fatto che quel chiosco-bar, coi suoi tavolini all’aperto, costituiva l’unico punto di ristoro e servizio per cittadini e turisti nell’intero campo trincerato della Cittadella. Verrà realizzata una nuova struttura simile? E quando? Ottimista l’assessore Foresi: «Una volta messa in sicurezza l’area secondo le varie indicazioni del progetto, l’Amministrazione comunale dovrebbe decidere il ripristino del servizio ricettivo e quindi la realizzazione di un nuovo locale ad uso bar».

Stefano Foresi

Poi l’assessorato al Commercio assieme ad altri uffici dovrebbe predisporre un nuovo bando di gara per la sua gestione. Ma sui tempi, comunque lunghi, Foresi non si sbilancia: «Non ce la faremo per questa legislatura amministrativa, il nuovo chiosco sarà approntato, mi auguro, entro il 2023». La speranza è che tra burocrazia, nuove elezioni e cambio di Giunta comunale il proposito per la rinascita della utilissima e frequentatissima zona di servizio ristoro della Cittadella non rimanga chiuso in un cassetto. Una speranza che riguarda uno dei parchi “luoghi del cuore” degli anconetani. E nutrita anche dai familiari del mitico Andrea “Smilzo” Misceo, che di quel chiosco-bar aveva fatto la sua ragione di vita: appassionato musicista, spesso allietava i clienti (nella bella stagione) con estemporanei concertini coinvolgendo in jam session altri artisti suoi amici; inoltre amava il parco, tanto che spesso se ne prendeva cura in prima persona e segnalava eventuali problemi al Comune. I familiari di Misceo, proprio nella convinzione della prosecuzione del servizio, avevano ceduto gratuitamente la proprietà del chiosco in legno al Comune di Ancona. E in tanti auspicano che la nuova concessione, quando il bar risorgerà, preveda anche la possibilità di manifestazioni di musica dal vivo o artistiche nella piazzetta antistante.

Chiosco della Cittadella ancora al palo: «Servono accertamenti sulla struttura»

 

 

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