
Volanti della polizia in servizio (Archivio)
Ricettazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e contraffazione, alterazione o uso di marchi.
Sono questi i reati per i quali, lo scorso maggio, era stato denunciato il titolare di un negozio di preziosi, a Chiaravalle, a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile e la Pas della questura dorica.
Indagini che erano iniziate immediatamente dopo la denuncia di furto di due fedi d’oro, sporta da un uomo nei confronti del proprio figlio, accusato di averle rubate per poi rivenderle in un Compro Oro della zona per realizzarne denaro contante.
A sua volta, il titolare del Compro Oro, aveva riciclato le due fedi ricettate, vendendole a un secondo commerciante di preziosi.
L’attività investigativa della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, all’esito delle prime perquisizioni effettuate subito dopo il fatto, ha permesso di recuperare sia le due fedi in oro, sia di rinvenire e sottoporre a sequestro 20 repliche di orologi di pregio, complete di confezioni e falsi certificati di garanzia.
Nel contesto operativo, la Compagnia della Guardia di Finanza di Falconara ha conseguentemente accertato una serie di violazioni, debitamente contestate, sia in relazione alla tenuta dei documenti commerciali sia relativamente al sommerso da lavoro.
Per questo motivo, nella giornata di oggi i poliziotti della Pas di Ancona hanno notificato anche un provvedimento di sospensione della licenza, decretato dal questore di Ancona, per un periodo di 90 giorni.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati