
Gli accertamenti vengono svolti dal personale dell’Ufficio Immigrazione della questura (Archivio)
Nel corso dell’anno, i poliziotti della questura di Ancona sono stati interessati dalla necessità di accogliere nuclei familiari, minori non accompagnati e tante persone che fuggono da Paesi in cui le condizioni di vita appaiono disumane o non sicure.
Dal mese di gennaio ad oggi 1.160 sono stati i richiedenti asilo formalizzati dalla questura, per i quali l’Ufficio Immigrazione rappresenta il primo referente per accedere al permesso di soggiorno per motivi umanitari.
La Polizia di Stato presente in provincia dà un nome e un volto a questi cittadini extracomunitari, foto-segnalandoli e identificandoli, fornendo le opportune informazioni affinché possano accedere all’accoglienza, con il collocamento presso apposite strutture dedicate, individuate da altre istituzioni competenti sul territorio.
Altra emergenza umanitaria affrontata sono stati i cittadini ucraini giunti in oltre 1.400, di cui 772 minori, tra Ancona (321) e la provincia (451).
Anche in tal caso, massiccio è stato l’impegno dei poliziotti per garantire l’accesso legittimo in Italia e tutte le comunicazioni di rito all’autorità giudiziaria minorile, secondo le prescrizioni in merito, a cui ha provveduto la Divisione Anticrimine.
Un lavoro incessante se si pensa al numero dei provvedimenti cui è stata data esecuzione solo in 12 mesi dell’anno, in una realtà come quella anconetana.
Le espulsioni del prefetto sono state 72; gli allontanamenti di cittadini comunitari 14; misure e ordini del questore 65; gli accompagnamenti ai Cpr 45 e quelli in frontiera 28.
La popolazione soggiornante di extracomunitari regolarmente residente è pari a 43.869 persone che, nel solo 2022, hanno prodotto 15.512 istanze acquisite dagli Uffici Immigrazione della questura e dei Commissariati, tra richieste di rilasci, rinnovi, duplicati e aggiornamenti.
«La Polizia di Stato – ha commentato il questore Cesare Capocasa – è da sempre vicina a coloro che soffrono e che cercano migliori condizioni di vita: un pensiero speciale in questi giorni di festività a tutte le donne, che in questo momento combattono per la loro libertà».
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