Frana di Sirolo, presentata
mozione in Consiglio regionale

L’EROSIONE della spiaggia di San Michele-Sasi Neri è stata studiata dall'Università Politecnica delle Marche e dall'Irbim-Cnr, con un approfondimenti tecnico finanziato dalla Regione con 160mila euro. Il consigliere regionale Mirko Bilò chiede il presidente della Giunta regionale e l’assessore competente di «valutare la modifica del Piano di gestione integrata delle zone costiere per avviare nel più breve tempo possibile il procedimento amministrativo volto alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio individuati dallo studio preliminare trasmesso dal Comune»

La spiaggia i San Michele con la falesia

 

Continua a muoversi la frana di Sirolo e con una interrogazione presentata ieri in Consiglio regionale Mirko Bilò impegna il presidente della Giunta regionale e l’assessore competente a «valutare la modifica del Piano di gestione integrata delle zone costiere (Piano Gizc) approvato con delibera n.104 del 06 dicembre 2019 dall’Assemblea Legislativa Regionale, nella parte in cui, al punto C.1.2. “Interventi strutturali”, stabilisce che “non sono previsti interventi strutturali nell’Ufcs n.7 – Falesia del Monte Conero”, a differenza delle altre 10 Unità Fisiologiche Costiere Secondarie di tutte le Marche per permettere di individuare le migliori soluzioni per la difesa dell’abitato e contrastare l’erosione costiera», ad «avviare nel più breve tempo possibile il procedimento amministrativo volto alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio nella Spiaggia San Michele-Sassi Neri, individuati dallo studio preliminare trasmesso dal Comune di Sirolo alla Regione Marche nell’aprile 2025 e consistenti in un ripascimento associato alla collocazione di geocontenitori per la formazione di una duna a protezione della via di fuga dei bagnanti e della soprastante falesia posta ai piedi del centro abitato, stanziando direttamente il relativo importo stimato in 4.427.524,16 euro». Infine a «modificare il criterio di ripartizione dei contributi della Regione Marche volti agli interventi di difesa della costa e di manutenzione degli arenili perché penalizzante per il Comune di Sirolo. Infatti la delibera n.104 del 06 dicembre 2019 dell’Assemblea Legislativa Regionale, al punto C.1.2., non permette gli interventi strutturali nell’Ufcs n.7 – Falesia del Conero, però il contributo regionale è calcolato anche in relazione: alla lunghezza della costa, che per il Comune di Sirolo non è interamente balneabile; alla percentuale di lunghezza della costa protetta da opere rigide di difesa; alla superficie della spiaggia che, a Sirolo, è ridotta proprio per l’assenza di opere rigide di difesa». Il primo firmatario è Mirko Bilò, ma la mozione è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali Jessica Marcozzi, Lindita Elezi, Marco Ausili, Simone Livi, Mirella Battistoni, Giacomo Rossi e Dino Latini

Mirko Bilò

A frana in questione è stata studiata con approfondimento tecnico condotto dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Irbim-Cnr, finanziato dalla Regione con 160mila euro. Studio dal quale è emersa la necessità di realizzare una duna artificiale con geocontenitori, una barriera da collocare nella parte più arretrata della spiaggia di San Michele per assorbire la forza delle onde, rallentare l’erosione. «Lo studio dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Irbim – ricorda il testo della mozione – ha evidenziato anche che i crolli della falesia certificati in molteplici occasioni, che si verificano sopra la Spiaggia Urbani ma molto più spesso sopra la zona sud della Spiaggia San Michele-Sassi Neri, nel secondo caso sono diretta conseguenza di un corpo di frana in evoluzione posta sotto il centro abitato. In tale zona è stato constatato dal Comune che in 23 anni, dal 2001 al 2024, la falesia è arretrata di circa 21 metri ed il suo fronte si trova a circa 200 metri dalle prime case del centro abitato»

Lo studio preliminare effettuato dal Comune di Sirolo e trasmesso alla Regione Marche nell’aprile del 2025 è emerso quindi che una delle migliori soluzioni per la difesa della costa ed in particolare della Spiaggia San Michele, più esposta alle mareggiate perché priva di scogliere di protezione, è un intervento di ripascimento associato alla realizzazione di una duna in sacchi tipo stopwave, in prosecuzione della scogliera radente esistente realizzata sulla spiaggia emersa a protezione di Punta Giacchetta, anche allo scopo di mantenere nel tempo una via di fuga dalle Spiagge San Michele o Spiaggia Urbani in grado di resistere a mareggiate con tempi di ritorno fino a 50/100 anni. «Con cadenza annuale la Regione Marche, per gli interventi di difesa della costa e di manutenzione degli arenili, assegna a tutti i comuni costieri degli stanziamenti con Decreto del Dirigente della P.F. Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa. Detta ripartizione delle risorse finanziarie, in base al citato decreto, avviene calcolando la quota di 2/6 uguale per ogni Comune, la quota di 1/6 rapportata alla lunghezza della costa, la quota di 1/6 in relazione alla percentuale di lunghezza della costa protetta da opere rigide di difesa, la quota di 2/6 in percentuale alla superficie di spiaggia e lido – ricorda la mozione di Mirko Bilò – Si ritiene necessario intervenire nel più breve tempo possibile per la protezione dell’abitato storico di Sirolo, sia per garantire il futuro della località e dei suoi residenti sia per sostenere tutte le attività commerciali turistiche» e va anche considerata subito «l’attuazione del progetto di protezione della costa di Sirolo elaborato dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Irbim, partendo dal ripascimento associato all’utilizzo dei sacchi in geotessuto, costituirebbe anche un laboratorio utile per la protezione di altri litorali marchigiani afflitti dalla continua erosione» conclude la mozione del consigliere regionale azzurro.

 

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