Trasferimenti al Mojano, Tesei:
«Massimo rispetto per cani e persone»

JESI - Il Comune chiarisce le ragioni della nuova assegnazione del servizio e replica alle polemiche: «Scadenza naturale dell’affidamento, nessuna esclusione. Adozioni regolari e previa verifica sanitaria».

I cani al Mojano

Il Comune di Jesi interviene per chiarire la vicenda del trasferimento dei cani di proprietà comunale dal canile “Il Mojano” di Moie di Maiolati Spontini, finita al centro di un acceso dibattito per la decisione, legata al cambio di gestione del servizio, di spostare in una nuova struttura anche gli esemplari più anziani e debilitati.

«È fondamentale ricordare – afferma l’assessore all’Ambiente e Benessere animale Alessandro Tesei – che gli animali non sono di proprietà dell’associazione affidataria, la quale ha il compito di prendersi cura del loro benessere psico-fisico, promuovendo e incentivando il processo di adozione. La finalità principale è trovare per ciascun cane una famiglia adottiva, garantendo nel frattempo condizioni dignitose di vita».

Alessandro Tesei

L’Amministrazione sottolinea come il numero di cani in carico al Comune fosse particolarmente elevato, con permanenze pluriennali e un impegno economico di circa 40mila euro annui. Da qui la decisione, «nel rispetto delle normative vigenti in materia di rotazione degli affidamenti», di avviare una manifestazione di interesse per un nuovo affidamento, nel pieno rispetto delle norme.

«Il mancato coinvolgimento degli affidatari uscenti nella manifestazione di interesse – precisa Tesei – è coerente con il principio di rotazione, che impone l’accesso al mercato e la concorrenza, favorendo l’alternanza tra i soggetti partecipanti per garantire trasparenza ed equità. Non si è trattato di una revoca o di un’esclusione, ma del naturale termine di un affidamento giunto a scadenza e della necessità di avviarne uno nuovo».

L’associazione “Impronte”, aggiudicataria del bando, dovrà organizzare il trasferimento dei cani nella nuova struttura, già operativa e conforme alle prescrizioni dell’AST veterinaria. Il Comune ha già richiesto ufficialmente, sia all’AST sia all’associazione “I miei amici animali”, le cartelle cliniche e i certificati di vaccinazione dei quasi 40 cani. La consegna è però in ritardo, «presumibilmente a causa del periodo estivo», impedendo al nuovo gestore di procedere nei tempi previsti.

Il canile Mojano

Nel frattempo, dopo la scadenza del servizio, l’associazione uscente ha disposto l’adozione di 20 cani: «Tali adozioni risultano irregolari – spiega Tesei – in quanto l’affidamento dei cani non è più in capo a questa associazione». Il Comune ha quindi annullato gli atti, chiarendo che le richieste di adozione dovranno essere presentate alla nuova affidataria, «che per statuto e contratto ha l’obbligo di promuovere le adozioni, ma solo dopo visita e certificazione sanitaria».

«Entro la settimana – conclude Tesei – insieme a un veterinario, la nuova associazione verificherà la documentazione sanitaria e controllerà attentamente tutti i cani, per garantire loro le cure necessarie e la dignità che ogni essere vivente merita e che questa Amministrazione continuerà a garantire, e se possibile anche migliorare».

«Salviamo i cani del Mojano: anziani e malati, rischiano il trasferimento»

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